Il paradiso dei parchi nazionali in Thailandia

La lussureggiante natura dei parchi nazionali in Thailandia offre scorci di inimmaginabile bellezza tra grotte di calcare, foreste pluviali, montagne, specie animali e vegetali uniche al mondo.

Foreste tropicali e pluviali, cascate e corsi d’acqua, praterie e savane sono solo alcuni degli incredibili spettacoli offerti dalla lussureggiante natura dei parchi nazionali thailandesi. Un universo che ospita una fauna ricchissima di specie animali spesso a rischio di estinzione e tutelate nei 140 parchi che occupano circa il 20% della superficie marina e terrestre del Paese.

Il Parco di Khao Yai

Istituito nel 1962, il Parco di Khao Yai si estende per oltre 2.000 chilometri quadrati interessando ben quattro province a nord est della capitale Bangkok. Oltre ad includere praterie, savane e foreste pluviali è rinomato tra i rocciatori. La sua altitudine varia tra i 400 e i 1000 metri offrendo ai visitatori non solo la possibilità di effettuare lunghe sessioni di scalate, ma anche di visitare la grande cascata di Haew Narok. Tra gli animali che si possono osservare qui ci sono molti elefanti: per il popolo thailandese il simbolo della nazione. Tra le specie eccezionali che è sempre possibile ammirare tra le foreste di questo parco vi sono soprattutto le nutrite colonie di buceri bicorni, straordinari volatili variopinti in grado di produrre con il loro volo un rumore facilmente riconoscibile anche da chi non ha nessuna esperienza ornitologica.

Il Parco Nazionale Khao Sok

La provincia di Surat Thani accoglie il Parco Nazionale di Khao Sok, posizionato tra la costa dell’Oceano Indiano e il Golfo della Thailandia. È una riserva naturale costituita prevalentemente da giungla e foresta. Grazie al grande quantitativo di precipitazioni che si riversa sul territorio, fornisce sostentamento a una vegetazione rigogliosa tra cui spicca una pianta singolare, la Rafflesia. Questa è una pianta parassita, il cui fiore ha un pungente odore di carne putrefatta che attira gli insetti impollinatori: la sua caratteristica più ragguardevole è che si tratta della pianta che produce il fiore più grande del mondo. La stagione migliore per visitare questo parco è tra giugno e ottobre, da evitare invece la stagione dei monsoni tra aprile e maggio che potrebbe comportare il rischio di imbattersi in pericolose inondazioni. Oltre alla foresta pluviale, il parco è circondato da imponenti montagne e ricco di vallate e di grotte. Da non perdere sono certamente le formazioni calcaree alte fino a 500 metri che si innalzano dal lago Chiaw Lan.

Il parco Nazionale di Kaeng Krachan

La riserva naturale di Kaeng Krachan non è solo uno dei più bei parchi nazionali in Thailandia ma anche uno dei più grandi parchi nazionali dell’Asia. Si trova nella provincia di Phetchaburi e ne occupa quasi la metà del territorio; è coperto da un bosco che ogni mattina tra dicembre e marzo viene ammantato da una caratteristica e fitta nebbia. Sono numerosissimi i mammiferi che lo abitano, tra di essi: elefanti, orsi, cani selvatici, leopardi e tigri; tra i più particolari, però, vi sono le scimmie langur argentee che si riconoscono dal manto arancio acceso dei piccoli. Tra le specie volatili si possono individuare, invece, oltre 400 tra farfalle e uccelli. Per un’esperienza a contatto con la fauna si possono programmare le escursioni attraverso i sentieri del parco o preferire la barca per visitare il lago.

Il Parco Khao Sam Roi Yot

Se siete a sud è consigliabile passare per il parco di montagna Khao Sam Roi Yot che si estende nelle vicinanze di Hua Hin.

Nei mesi di gennaio e febbraio si possono ammirare le migrazioni di oltre 300 specie di uccelli che fanno tappa qui prima di partire per l’Australia. Ma è tra le spiagge e le lagune del parco che si può davvero perdere il senso del tempo magari sorseggiando un aperitivo tra le capanne che si trovano su spiagge scelte come location di numerosi film. Una delle attrazioni più suggestive del Paese di trova proprio qui, si tratta del Tempio Kuha Karuhas che fu costruito nel 1890 in occasione della visita del re Chulalongkorn all’interno del parco, un edificio leggero che viene illuminato da una luce quasi ultraterrena che filtra tra le pareti di pietra.

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