thailandia

Storie e cultura

L’origine della Thailandia è piuttosto controversa. Il suo popolo discende sicuramente da genti che lasciarono le regioni della Cina a Sud-Est a causa delle continue scorribande dei mongoli. Dalle prime tracce della fiorente civiltà dell’Età del Bronzo a Ban Chiang, villaggio preistorico a nord est del paese, la storia della Thailandia è stata tutto tranne che monotona. In Thailandia i reperti archeologici più antichi si trovano infatti in alcuni villaggi nella regione nord-est tra Ban Chiang e Ban Prasat dove le tracce della coltivazione del riso risalgono al 4,000 A.C. (al contrario, in quel momento in Cina si coltivava e si consumava il miglio). La Thailandia viene accreditata dagli archeologi anche per il fatto di essere stata una delle civiltà dell’Età del Rame più antiche del mondo.

Migliaia di anni fa, tre gruppi di popolazioni emigrarono dalla Cina verso il Sud ovvero verso l’attuale territorio thailandese – i Mon, i Khmer ed i Thai. Il gruppo Mon si stabilì nell’attuale Myanmar, il gruppo Khmer nell’attuale Cambogia, e il gruppo Thai fondò tre stati thailandesi nel settentrione 1,200 anni fa: Lanna, Sukhothai e Phayao.

Sukhothai (Alba della Felicità) viene considerato il primo vero stato indipendente e il luogo di nascita della cultura Thai. L’era di Sukhothai, che dichiarò la sua indipendenza nel 1238, vide espandere gradualmente il proprio territorio fino al bacino del fiume Chao Phraya, la fondazione del Buddismo Theravada come religione dominante, la creazione degli alfabeti thai e le prime vere forme d’arte thailandese che includono la pittura, l’architettura e la letteratura. L’era di Sukhothai declinò nel 1300 quando divenne uno stato vassallo di Ayutthaya, un regno dinamico che si trovava più a sud. Fondato nel 1350, Ayutthaya dista 86 chilometri da Bangkok, viene considerato uno dei regni più sviluppati e ricchi sul pianeta in quel periodo. Durante i suoi 417 anni di dominio, Ayutthaya portò la cultura thailandese alla fioritura, salvando i propri territori dalla presenza khmer, stringendo contatti con gli arabi, cinesi, giapponesi e con alcuni stati europei, specialmente con i portoghesi e gli olandesi. Ayutthaya venne distrutta infine dall’esercito birmano. Tuttavia, i birmani non ebbero mai il totale controllo sul Regno. Nel 1769, il Re Taksin il Grande, fondò la nuova capitale a Thon Buri, sulle sponde del fiume Chao Phraya e recuperò il controllo del territorio. Nel 1782, Re Rama I “Il Grande”, il primo regnante della dinastia Chakri, traslocò la capitale sull’altra sponda del fiume, a Bangkok.

Due monarchi in particolare, Re Mongkut (Rama IV), che regnò tra 1851-1868, e suo figlio, Re Chulalongkorn (Rama V) che regnò tra 1869-1910, salvarono la Thailandia dalla colonizzazione occidentale tramite una brillante diplomazia. La storia del Paese è stata forgiata dall’acutezza e dalla lungimiranza di alcuni sovrani che, senza nulla togliere alle tradizioni della loro terra, hanno saputo guidare il paese verso la modernità. Il Siam fu l’unico paese del Sud-Est asiatico che gli europei non riuscirono a colonizzare. Stabilì rapporti con l’Inghilterra, cedette territori alla Francia: la sua rete di relazioni andava dalla Cina alla Malesia, dall’India alla Persia, dal Portogallo all’Olanda. Nel corso del XIX secolo, il Siam riuscì a mantenere l’indipendenza. Nel 1932 un pacifico colpo di stato curato dai militari, mise fine al regime assoluto della vita politica e convertì la forma di governo del paese in Monarchia Costituzionale; nel 1939 il Siam prese il nome di Thailandia. Durante la Seconda Guerra mondiale, la Thailandia scelse di allearsi con i paesi dell’Asse (Italia, Germania, Giappone) ed il governo accordò alle truppe giapponesi l’invasione della Thailandia a scopo logistico. La costruzione del tristemente noto ponte sul fiume Kwai sta a testimoniarlo.

Sua Maestà Re Bhumibol Adulyadej, è stato il monarca che ha regnato più a lungo e il più amato dai suoi sudditi. Rama IX è scomparso lo scorso 13 ottobre ed ha instancabilmente devoluto le sue energie al miglioramento della qualità della vita in Thailandia, riuscendo a guidare il suo paese verso la democrazia, facendosi amare e rispettare dal popolo. Il suo regno ha portato alla Thailandia una nuova era di prosperità. Qui, a differenza di molti altri paesi, il simbolo reale è sopravvissuto a guerre e rivoluzioni e rimane la più grande forza unificante del Paese. L’impegno di Sua Maestà per risollevare l’economia del paese e per rivalutarne la cultura ha donato un nuovo orgoglio e senso di appartenenza al suo popolo. Tale è la devozione dei Thailandesi verso Re Bhumibol, che parlare della famiglia reale è tabù, così come toccare una moneta o una banconota con i piedi, ad esempio, è un delitto di lesa maestà poichè su di esse è effigiato il sovrano. L’attuale re è il figlio di Rama IX. Si chiama Maha Vajiralongkorn e regna con il nome di Rama X.

Geografia

La Thailandia ha un’area di 514.000 Kmq: quasi il doppio dell’Italia, leggermente più piccola dello stato del Texas in America, pressappoco la misura della Francia, ed è situata nella parte centrale della penisola indocinese. E’ la principale porta di entrata nel sud-est asiatico e la sua forma sulla cartina è stata paragonata alla testa di un elefante con il corpo che si estende in basso verso la Malesia. Il centro della Thailandia, Bangkok, è a circa 14 gradi latitudine Nord al livello di Madras, Manila e Khartoum. Estendendosi da Nord a sud in circa 16 gradi longitudinali, il Paese ha una lunghezza di 1.860 Km, ma assottigliandosi a sud nella sua forma peninsulare. Il Paese si allarga, invece, verso nord nella forma di testa di elefante sopradescritta facendo si che le distanze in altre direzioni siano limitate a non più di 1000 KM.  La Thailandia ha forse il territorio più diversificato di tutto i sud-est asiatico.  La topografia del paese varia dalle alte montagne del Nord alle calcaree isole tropicali dell’estremo Sud, già parte dell’arcipelago Malese delle Isole del Mar delle Andamane.  I fiumi ed i loro affluenti hanno origine nella Thailandia settentrionale e centrale, sfociano nel Golfo della Thailandia attraverso il delta del mitico fiume Chao Phraya vicino a Bangkok; il fiume Mun ed altre vie fluviali del Nord-Est sfociano nel Mar Cinese attraverso il fiume Mekong. Parliamo quindi di una terra dai forti contrasti paesaggistici con scenari che variano da regione a regione. Si possono distinguere tre diversi tipi di ecosistemi: a nord, le selvagge e lussureggianti foreste, la fitta e rigogliosa giungla lungo le coste e, a sud, il mare con spiagge bianchissime e acque trasparenti.

La Thailandia è divisa in cinque regioni principali.

Pianura Centrale: formata da ventiquattro province che hanno Bangkok come centro. I fiumi ed i canali, alimentati dalle piogge, fanno di questa pianura la regione più fertile della Thailandia, approvvigionando di acqua vasti campi di riso, canna da zucchero e piantagioni di vari tipi di alberi da frutto. Molti insediamenti antichi si trovano qui insieme a magnifici templi, assieme ad affollati mercati diurni e notturni ed a rovine storiche.

Nord: le catene montuose del Nord sono la residenza di molte popolazioni tribali. Poco abitate e disturbate dalla modernità, le montagne offrono un vasto panorama lussureggiante di cascate e sentieri dove si possono scoprire alcuni singolari aspetti di questo territorio. I primi veri regni thailandesi sono nati e si sono sviluppati nell’attuale regione settentrionale del paese: ecco perché il Nord è ricco di cultura, tradizione e architettura, caratteristiche che si manifestano nei suoi templi considerati tra i più raffinati della Thailandia.

Nordest: le tradizioni in quest’area si sono conservate più che in ogni altra parte del Paese. Il territorio si estende su un vasto altopiano. In confronto con il resto della Thailandia è la regione è più arretrata dal punto di vista dello sviluppo economico ma la gente è particolarmente amichevole. Si possono individuare notevoli influenze laotiane e khmer nei ruderi dei templi antichi, nel cibo tipico, nell’architettura e nei dialetti regionali.

Est: La Thailandia dell’Est è una delle cinque macro-regioni in cui il Consiglio Nazionale di Ricerca Thailandese ha suddiviso il paese. Confina a nord con l’altopiano di Korat, dal quale è separata dalla catena montuosa dei Sankamphaeng, mentre è separata dalla Cambogia, verso sud-est, dai monti Cardamomi. La parte centrale è caratterizzata da brevi catene montuose che si alternano a corte valli i cui fiumi si gettano nel golfo di Thailandia. In quest’area viene coltivata molta della frutta più pregiata della Thailandia. Oltre alla imperdibile Chantaburi ed alla nota Pattaya, al largo delle coste occidentali, si trovano le isole di Koh Sichang e Koh Lan, mentre a sud ve ne sono molte altre fra le quali le splendide Koh Samet e Koh Chang.

Sud: compreso tra il Golfo di Thailandia ed il Mare delle Andamane, il Sud è l’eden degli amanti del mare. Le isole sparse qua e là lungo la costa arricchiscono questo paradiso tropicale. Le colorate barche di pescatori contrastano con strisce di spiagge bianchissime. Qui il mondo sembra più luminoso e il sogno di una bellezza tropicale diviene raggiungibile in poche ore di viaggio.

Religione

Il Buddismo Thevarada, discendente dal Buddismo Dvaravati del X secolo, è una religione professata da più del 95% dei thailandesi, e riflette una forte influenza sulla vita quotidiana. La Thailandia è uno dei pochi paesi sul pianeta che riesce ad incorporare con successo questo ramo del Buddismo nella sua struttura giuridica e morale. Oltre a dare forma al pensiero comune, provvedere a gestire i rapporti sociali e offrire un sostegno morale, il Buddismo ha contribuito a dare ispirazione ad una incomparabile creazione artistica. Così come il Cristianesimo ha dato il via alla costruzione delle cattedrali europee, il Buddismo ha ispirato la costruzione di numerosi e talvolta spettacolari templi per onorare il Buddha. I buddisti thailandesi studiano seriamente gli insegnamenti dell’Illuminato. È tradizione per i giovani uomini buddisti in Thailandia sottoporsi ad un’ordinazione per diventare monaci per un periodo che va da cinque giorni fino a tre mesi. Questa cerimonia ricorre, normalmente, durante il ritiro dalle piogge (il periodo della Penitenza o Quaresima Buddhista), un periodo di tre mesi in cui i monaci non viaggiano e rimangono nei templi. Oltre a mantenere le comunità monastiche, i templi thailandesi hanno sempre avuto altre funzioni come ad esempio fungere da rifugio, centro di divulgazione di notizie e informazioni, scuola, ospedale o dispensario per il villaggio. Perciò i templi rivestono un ruolo essenziale nella società. I thailandesi sono estremamente tolleranti e rispettano tutte le religioni: le minoranze mussulmane, cristiane, induiste, sikh possono praticare le loro credenze liberamente, sotto la garanzia e il patrocinio del re.

Clima

Il clima della Thailandia è tropicale, caldo e umido, dominato dal regime monsonico. Il paese è caratterizzato da due stagioni, quella umida estiva tra maggio e ottobre e la secca stagione invernale tra novembre e aprile, i mesi tra marzo e maggio sono i mesi più caldi dell’anno.
La stagione delle piogge arriva con il monsone di sud-ovest, a partire dal mese di maggio e dura fino a tutto il mese di ottobre, le piogge spesso avvengono nel pomeriggio, ma talvolta può piovere per giornate intere.
La capitale Bangkok ha un clima tropicale caldo e umido, il mese più caldo è il mese di aprile con temperature medie massime di 35°C e medie minime di 26°C, dicembre è il mese più fresco con temperature medie massime di 31°C e medie minime di 21°C. La media annua delle precipitazioni a Bangkok è di 1500 mm. Il nord e il nord-est del paese è generalmente più fresco della capitale, la città di Chiang Mai presenta sempre un clima tropicale, ma meno umido e più fresco durante i mesi invernali, le piogge sono concentrate anche qui durante il monsone di sud-ovest tra maggio e ottobre, ma la media annua delle precipitazioni a Chiang Mai supera di poco i 1100 mm.
Il sud del paese presenta temperature più costanti durante tutto l’arco dell’anno e piogge più intense, variazioni notevoli si hanno invece nel regime delle piogge tra le località poste lungo la costa del Mare delle Andamane e quelle che si trovano lungo il Golfo di Thailandia.
Nell’isola di Phuket, che si trova nel mare delle Andamane, il periodo più caldo è compreso tra il mese di marzo ed aprile con temperature medie massime di 34°C (con punte massime ad aprile vicine ai 40°) e medie minime di 25°C, le temperature medie minime, anche nei mesi più freschi dell’inverno, rimangono stabili attorno ai 24°C, le medie massime non scendono mai sotto i 31°C. La stagione delle piogge va da maggio ad ottobre, la media annua delle precipitazioni a Phuket è di oltre 2200 mm.
Nell’isola di Koh Samui, posta nel Golfo di Thailandia, le temperature sono simili a quelle di Phuket, ma le piogge sono meno abbondanti, la medie annua è infatti di 1950 mm, la stagione delle piogge inizia con il monsone di nord-est, in ottobre e termina in dicembre, i mesi più secchi sono quelli tra gennaio e aprile. I mesi tra novembre e febbraio sono i migliori per una visita della Thailandia, più freschi, secchi e con un tasso di umidità più basso.

Lingua

La scrittura ed il linguaggio thailandesi risultano incomprensibili ai viaggiatori stranieri perché sono composti da 20 vocali, 44 consonanti e 5 toni. Tuttavia, la lingua inglese è largamente usata nelle aree turistiche, in particolare a Bangkok, Chiang Mai, Pattaya e Phuket. Si parla l’inglese in quasi tutti gli ospedali, negozi, ristoranti, banche, uffici internazionali, punti di noleggio auto e nelle destinazioni turistiche principali. Le indicazioni stradali in Thailandia sono scritte in entrambe le lingue: thailandese e inglese.

Flora, Fauna e Parchi Nazionali

Esistono in Thailandia 102 parchi nazionali, di cui 18 marini, 122 riserve naturali, 57 orti botanici e 1220 riserve forestali.  La jungla e le aree umide si sviluppano lungo tutte le zone costiere, con vaste estensioni di vegetazione tropicale in cui abbondano mangrovie, giunchi, bambù e varie specie di legname pregiato. Le terre alte sono boscose con prevalenza di alberi di teak e presentano tutte le specie di piante tropicali da frutto e da fiore fra le quali orchidee, gardenie, ibiscus, manghi, banani e palme da cocco. La Thailandia è dotata di una rigogliosa foresta pluviale, che si estende per il 28,3% della superficie territoriale, ospitando una ricchissima biodiversità. Negli ultimi anni, tuttavia, la deforestazione, motivata dalla necessità di estendere le aree coltivate o ricavare legname per uso industriale o domestico, ha provocato la scomparsa di molti habitat naturali, con il conseguente rischio di estinzione per numerose specie. Nel 2007 il 19% (una delle percentuali più alte al mondo) del paese è stato dichiarato area protetta e il governo è impegnato in progetti di tutela e rimboschimento intensivo. La fauna è abbondante e varia; tra i mammiferi troviamo la tigre, il leopardo, il bufalo, il gibbone e soprattutto l’elefante, allevato e utilizzato come animale da lavoro. Numerose sono anche le specie di rettili, anche velenosi, e grande è altresì la varietà di uccelli e di pesci. Il governo ha ratificato il Trattato per il Legname Tropicale del 1983 e del 1994 e diversi accordi internazionali sull’ambiente in materia di specie in via d’estinzione, conservazione della vita marina, modificazioni climatiche, smaltimento di rifiuti nocivi, abolizione dei test nucleari, protezione dell’ozonosfera e tutela delle zone umide.

Thailandia si distingue per la presenza di numerosi parchi nazionali.

Il Khao Yai National Park si estende su una superficie di 1850 Kmq ed è il secondo parco in Thailandia per dimensione: si trova nella parte occidentale dei monti Sankamphaeng, nella provincia di Nakhon Ratchasima (Khorat), e si estende nelle zone di Saraburi, Prachinburi e Nakhon Nayok, nella Thailandia nord-orientale, a circa 200 km da Bangkok. Il Khao Yai ospita al suo interno numerose specie animali, alcune delle quali purtroppo in pericolo di estinzione, tra cui più di 70 diversi tipi di mammiferi, altrettanti rettili e migliaia di invertebrati. Si accede al parco da un vecchio sentiero che si inerpica partendo dalla valle fino all’altopiano, per poi scendere di nuovo dall’altra parte del parco. E’ possibile percorrere la strada in automobile per scorgere i numerosi animali durante il percorso, specialmente verso l’imbrunire o di mattina presto.  L’attrazione principale è rappresentata dalle imponenti cascate di Heu Narok, tra le più affascinanti del Paese, alte oltre 150 metri, e raggiungibili attraverso un facile e agevole percorso di soft trekking inferiore ai 2 km che, nel tratto conclusivo, permette di entrare nella parete rocciosa del primo livello della cascata. Nel parco si trovano numerose altre cascate come le Heu Suwat, di dimensioni particolarmente rilevanti, e le Kluey Mai, note agli occidentali con il nome di “Orchid Falls”. Procedendo verso est, ci si addentra in una zona decisamente meno esplorata, dove il sentiero di trekking è scarsamente marcato e in certi punti inesistente: quest’area coincide con la stretta valle che il torrente Tha Dan ha scavato tra le montagne fino ad arrivare in pianura. Khao Khiaw e Khao Rom sono le vette più alte del parco, da dove è possibile ammirare tutto il panorama e godere di una visuale molto particolare e affascinante.

Il Parco Nazionale di Kaeng Krachan è assai esteso (3000 km² circa); sorto nel 1981, include ambienti naturali molto vari – foreste pluviali, praterie, savane, montagne – che costituiscono l’habitat ideale per molte specie animali. Al suo interno vivono, infatti, più di 40 specie di grossi mammiferi quali la tigre, l’elefante, l’orso asiatico, il gibbone ed il cervo. E’ il più grande parco nazionale thailandese ed è stato costituito nel 1981 per preservare l’ampia zona di foresta pluviale al confine con la Birmania. Si tratta di un luogo molto visitato, grazie alla sua posizione vicina alla città turistica di Hua Hin. Oggi, oltre all’ampia area di foresta, fa parte del parco un lago artificiale sulle cui acque è possibile cimentarsi in qualche escursione in barca per pescare o per scoprire le numerose isole presenti. L’esplorazione della foresta è la più emozionate delle attività da svolgere, soprattutto se cercherete di essere presto al mattino sul posto. Il bacino artificiale di Kaeng Krachan si è formato in seguito alla costruzione di tre dighe in terra e le numerose colline dell’area (ampia circa 47 kmq) sono state, in gran parte della loro altitudine, sommerse dando vita a tante piccole isole. Dalla spiaggia appena sotto il centro visitatori è possibile noleggiare barche per la visita del lago. Lo specchio d’acqua è un rifugio sicuro per molte specie di uccelli acquatici tra i quali martin pescatori, aquile pescatrici, aironi e molti altri ancora più rari e difficili da avvistare. Intorno al centro visitatori è possibile campeggiare o dormire in uno dei tanti bungalows a disposizione degli ospiti.

L’area del parco viene chiusa dal 1° agosto al 31 ottobre di ogni anno poichè durante la stagione delle piogge è considerata una zona poco sicura per il campeggio e le escursioni. Provenendo dalla città di Hua Hin, il primo approccio con il parco lo si ha alla cascata di Pa La-U, composta da 15 livelli nei quali si può tranquillamente nuotare. Il parco è stato inserito nella lista degli ASEAN Heritage Parks. Nel 2005 è stato inoltre presentata all’UNESCO la candidatura a sito patrimonio dell’umanità. Il Parco Nazionale di Khao Sok, provincia di Surat Thani, gode di un’invidiabile posizione: a metà strada tra l’affascinante costa dell’Oceano Indiano ad ovest e il Golfo della Thailandia ad est. E’ perfettamente incastonato sulla terraferma tra l’isola di Phuket, Krabi, Khao Lak e Koh Samui: le destinazioni più popolari nel sud della Thailandia. E’ un posto fantastico per andare in vacanza: è coperto dalla più antica foresta pluviale sempreverde del mondo, circondato da enormi montagne calcaree, segnato da profonde vallate, laghi mozzafiato, grotte emozionanti e popolato da animali selvatici. Il Parco, che copre un’area di 739 kmq, si raggiunge con un trasferimento via terra di circa 80 minuti da Khao Lak, una località affacciata sul Mar di Andaman che offre un ambiente integro: ottime spiagge, corsi d’acqua e foreste. Ottimo punto di partenza per la visita dei parchi nazionali marini delle isole Similan e Surin. Le escursioni al parco sono molte e tutte interessanti: dal trekking nella giungla ad un giro in canoa sul fiume. Un’escursione molto bella è quella al Chiaw Lan Lake, un lago artificiale che si estende per 165 kmq all’interno del parco e realizzato grazie ad un’imponente diga sul fiume (Ratchaprapa Dam). Una volta raggiunto l’ingresso del parco ci si imbarca su una “long tail boat”, una tipica imbarcazione da pesca thailandese, e si naviga sul lago per un’ora circa. Il paesaggio è stupefacente, quasi preistorico. Affioramenti di rocce calcaree che raggiungono i 960 metri di altezza spuntano dall’acqua, così come vecchi alberi e mangrovie. La nebbia che circonda le montagne ricoperte di foresta pluviale rendono il luogo suggestivo, talvolta surreale. Proseguendo il cammino ci si imbatte in nugoli di grandi farfalle colorate: la foresta è la casa di strani millepiedi pelosi, di uccelli multicolori ed è l’habitat di ben due varietà di Rafflesia, il più grande fiore del mondo. É di colore marrone, particolarmente maleodorante, ma è ampia fino a 80 centimetri di diametro. La si osserva solo tra novembre e dicembre in una zona precisa della foresta che si raggiunge in 2 ore di cammino. Gli animali terrestri che popolano il parco sono per la maggior parte notturni ed in ogni caso non è facile vederne qualcuno. Si può scegliere inoltre un modo più comodo ma non meno avventuroso per visitare il parco: l’elephant trekking è senz’altro un’esperienza unica anche se gli elefanti possono percorrere solo alcuni sentieri e non hanno un accesso completo all’area. Per i più pazienti, armati di binocolo, c’è la possibilità di scorgere i gibboni che scendono dalle cime più alte degli alberi al tramonto. Il trekking nella foresta è intrigante e vario: si guadano ruscelli, si attraversano ponti tibetani fino ad arrivare alla grotta dei pipistrelli, che si apre su un promontorio calcareo.

Tra i parchi nazionali 19 sono riserve marine destinate alla protezione di zone costiere, insulari e di mare aperto. Per raggiungere il paradiso delle Isole Similan si parte agilmente da Khao Lak, costa andamana. Con barche potenti, si raggiungono le isole (in tutto 9) in circa 1.30 ore di navigazione. Le isole sono spettacolari, mare limpido e turchese fra i più belli mai visti al mondo e girando in barca durante la “Crociera Snorkeling” è facile trovare un approdo libero da altre barche e spiagge deserte dove crogiolarsi al sole in santa pace con la sensazione di essere gli unici. Le isole sono nove, ma per la 1-2-3 l’accesso è interdetto per via delle tartarughe che vi depongono le uova. L’isola N°4 dove c’è il “centro direzionale” ha strutture ricettive limitate a bungalows e tende. L’ambiente subacqueo più bello e la vita marina più eclettica della barriera corallina della Thailandia sono le due ragioni principali per cui la regione del Nord Andamane è principalmente una destinazione per i sub. L’accessibilità è conveniente grazie all’aeroporto internazionale di Phuket, che accoglie sub da tutti gli angoli del mondo. Si può arrivare a fare immersioni nelle acque del Nord Andamane dopo poche ore di viaggio da Khao Lak. Questo rende possibile fare immersioni con le mante e dormire in una delle più lussuose località termali del mondo in un solo giorno. I sub più esperti possono optare per un viaggio secondo la modalità live-aboard che li porterà verso dozzine di luoghi per le immersioni per più di 4 o 5 giorni. Si può inoltre noleggiare una barca e navigare lungo centinaia di chilometri di costa, passando davanti a decine di isole dal Nord Andamane fino alla misteriosa distesa del Mare del Myanmar.

In breve, il Nord Andamane è un luogo per immersioni di livello mondiale. “Similan” vuol dire nove. Si riferisce alle nove isole che sono allineate da nord a sud a circa 70 km dalla terraferma. Acqua molto limpida dell’Oceano Indiano bagna queste isole di granito e, senza dubbio, dona loro le più belle spiagge ed attrazioni turistiche sottomarine della Thailandia. L’ambiente marino è ben protetto dal parco nazionale. Il fascino degli octocoralli e delle gorgonie a ventaglio rende l’area uno tra i 10 luoghi per le immersioni più belli al mondo. Possiede anche la più grande varietà di vita marina.  Molte specie di pesci si trovano solo qui. I più interessanti luoghi per le immersioni sono le rocce sottomarine come Shark Rock, dove si incontrano spesso gli squali dalla pinna d’argento. Christmas Point è un altro luogo notevole, le cui grandi rocce ricoperte formano fenditure piene di bellissime gorgonie a ventaglio e octocoralli. Per coloro che amano i grandi pesci la scelta migliore può essere Hin Pusar: le sue rocce sottomarine si trovano ad una profondità di 70 metri, ed è un luogo che ti mette veramente alla prova. Quelli che preferiscono invece qualcosa di più rilassante non dovrebbero perdersi gli octocoralli e le gorgonie a ventaglio a est dell’Isola N. 5.

Il Parco marino nazionale di Mu Ko Ang Thong comprende 42 isole che si trovano a 20 chilometri o due ore di barca a nord-ovest di Koh Samui. Il parco si estende per 250 chilometri quadrati, di cui circa un quinto è terraferma, le isole si allineano lungo un asse nord-sud fra la terra ferma e Koh Samui, arrivando a nord fino a Koh Phangan e a sud a 10 km. dalla provincia di Surat Thani. Le isole più attraenti sono Koh Wua Ta Lap, Koh Mae Ko, Koh Prayat, Koh Sam Sao, Kho Nai Put e Koh Wua Te. Presentano una moltitudine di forme e dimensioni ma condividono tutte una caratteristica unica, la straordinaria bellezza. Le isole variano nelle dimensioni: da impressionanti e scoscese rupi che si innalzano sopra strisce di sabbia bianca nelle isole più grandi, come Koh Wua Talap, a piccoli tumuli non più grandi di un campo da tennis per le isole minori. La maggior parte sono costituite da masse calcaree e raggiungono un’altezza massima di 400 metri: sovente sono circondate da spiagge e ricoperte di foreste pluviali. Mu Ko Ang Thong fu dichiarato parco nazionale nel 1980, dopo essere stato sotto l’amministrazione della Reale Marina Thailandese. L’ambiente soddisfa tutte le caratteristiche del paradiso tropicale. Le rocciose isole calcaree sono tutte coperte da spesse profonde foreste di un verde intenso. Spiagge di un bianco brillante sono idealmente posizionate in cale nascoste e sono distribuite generosamente lungo baie che scendono gentilmente verso acque calme e calde ove non di rado si vedono nuotare i delfini.

Nelle isole maggiori le spiagge sono più larghe e ombreggiate da foreste, mentre le mangrovie prosperano nelle aree protette. Lussureggianti foreste sempreverdi dominano le isole e le foreste calcaree aggrappandosi ai lati delle scogliere più esposte. Qui vivono macachi, leopardi, maiali selvatici, lontre di mare, roditori, varani e pitoni. Ciascuna di queste isole può sopportare tranquillamente il paragone con la maggior parte delle isole tropicali del mondo, ma ciò che stupisce è avere così tante gemme in un’area che tutto sommato risulta ristretta. Nell’arcipelago si possono fare esperienze straordinarie come la vela e le canoe che permettono di visitare le isole esplorandone le grotte e le scintillanti lagune mentre l’abbondanza di spiagge o le emozionanti scalate permettono di godere di panorami straordinari.

ELENCO DEI PRIMI 10 PARCHI NAZIONALI DELLA THAILANDIA:

 

  1. Parco nazionale Doi Inthanon, provincia di Chiang Mai
  2. Parco nazionale Erawan, provincia di Kanhanaburi.
  3. Parco nazionale di Khao Yai, provincia di Nakhon Ratchasima.
  4. Parco nazionale Khao Sok, provincia di Surat Thani.
  5. Parco nazionale marino di Ko Turatao, provincia di Satun.
  6. Parco nazionale di Phu Kradung, provincia di Loei.
  7. Parco nazionale di Kaeng Krachan, provincia di Petchaburi.
  8. Parco nazionale Khao Sam Roi Yot, provincia di Prachuap Khiri Khan
  9. Parco nazionale Khao Luang, provincia di Nakhon Si Thammarat.
  10. Parco nazionale marino Mu Ko Ang Thong, provincia di Surat Thani.

Sport Nazionali

MUAY THAI

È lo sport nazionale thailandese, praticato già nel 200 A.C. dagli antichi e valorosi guerrieri Ao Lao. Considerata un’espressione culturale al pari della danza e del teatro, la boxe thailandese è un’arte marziale che valorizza l’evoluzione del gesto più che l’attacco. Due mani, due gomiti, due ginocchia, due piedi e la testa: erano le “nove armi” impiegate in battaglia dei guerrieri del Regno del Siam. Questa antichissima forma di combattimento fu elaborata oltre 2.300 anni fa, al tempo delle migrazioni verso sud dei popoli thai. Costretti ad affrontare etnie ostili, quei lontani guerrieri avevano imparato a utilizzare come strumento di difesa-offesa ogni parte del proprio corpo. Lo fecero tanto bene che nel 1.700 quest’arte sarebbe stata elevata a disciplina delle truppe d’èlite. Il primo importante avvenimento legato alla Muay Thai risale al 1774 quando Nai Khanom Dton, un guerriero thai, riuscì a difendersi contemporaneamente da 10 boxer burmesi. Per il suo coraggio si guadagnò la libertà e due bellissime mogli dalle forze birmane che lo avevano precedentemente catturato durante il saccheggio di Ayutthaya. Da allora, in onore di Nai Khanom Dton la Thailandia festeggia il 17 marzo tutti i boxer che dedicano i loro combattimenti al valoroso eroe. La Muay Thai è riuscita a mantenere nel corso dei secoli i suoi contenuti spirituali e tradizionali come la ram muay, la danza simbolica effettuata sul ring prima dell’incontro per onorare il proprio allenatore. La danza vuole imprimere la potenza dei quattro elementi nel corpo del boxer: la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua. Assistere ad un match è un’esperienza interessante.

L’incontro migliore è quello in cui gli atleti riescono ad impiegare tutta la loro abilità per dare vita a uno spettacolo in cui trionfi la tecnica piuttosto che la forza fisica. Gli incontri sono spesso mozzafiato e gran parte dello spettacolo si gode guardando non solo sul ring ma attorno, fra gli spettatori che gridano per incoraggiare i pugili. Solo dalla fine degli anni ‘70 la Muay Thai è divenuta popolare anche in Occidente. In origine, solo i membri della famiglia reale e gli alti ufficiali erano iniziati a questa disciplina ma quando il Siam si trovò a difendersi dalla vicina Birmania, questa arte marziale divenne comune tra i guerrieri di professione. Oggi è possibile assistere ai combattimenti di questa eccitante disciplina allo Stadio Ratchadamnoen e al Lumphinii di Bangkok a serate alterne durante tutti i giorni della settimana. Fuori da Bangkok, ogni capitale regionale ha il suo stadio della boxe; ad esempio, il Dechanukaru a Chiang Mai e il Phuket Boxing Stadium di Saphan Sin a Phuket. Gli stessi stadi giocano un ruolo importante: caldi, umidi e spesso rimbombanti di urla fino al soffitto, pieni di giocatori d’azzardo locali che scommettono a ogni colpo, i movimenti dei calci e le gomitate sono resi più frenetici dall’accompagnamento musicale delle phipat band ai bordi del ring che scandiscono il tempo del combattimento per incoraggiare sia gli atleti che gli spettatori. Uno spettacolo che offre un coinvolgimento e un’atmosfera davvero indimenticabili.

Combattimenti a Bangkok

Stadio Lumpini: Via Rama IV, Bangkok, telefonare 66 2251 4303. Spettacoli notturni: martedì e giovedì dalle 18.00-22.00, sabato sera dalle 17.00-24.00. Il costo dei biglietti: 1,000-2,000 baht.

Stadio Ratchadamnoen: Viale Ratchadamnoen Nok, Bangkok, telefonare 66 2281 4205, 66 2281 0879. Spettacoli notturni: lunedì, mercoledì, giovedì dalle 18.00-23.00 e domenica dalle 17.00-23.00. Il costo dei biglietti: 1,000-2,000 baht.

Channel 7 Stadium: Lo stadio si trova proprio accanto al Mo Chit BTS e al Parco Chatuchak MRT quindi è facilmente accessibile. Si combatte la domenica alle 12.45 ed alle 14.00. Entrata libera.Stadio Omnoi: Distretto di Omnoi, quadrante occidentale della città. I combattimenti avvengono il sabato alle 12.05 ed alle 14.00. E’ la quarta arena più prestigiosa del Paese. Costo biglietti: 500 baht.

Per chi desidera imparare questa particolare arte marziale, può contattare l’Istituto di Muay Thai: 323 Via Phaholyothin, Tambon Prachatipat, Distretto Rangsit, Amphoe Thanyaburi, Pathum Thani, 12130. Telefonare al +66 2992 0096-99, fax: +66 2992 0100 o visitare il sito web www.muaythai-institute.net

Dove praticarlo?

L’offerta di scuole per l’apprendimento o il perfezionamento del Muay Thai in Thailandia è ormai vasta e variegata, con una forte concentrazione soprattutto nelle zone turistiche. La difficoltà consiste nell’individuare un “camp” in grado di dare la giusta formazione per accrescere il proprio livello tecnico e magari fare anche una ‘sana’ ma vera esperienza sui ring thailandesi. Possiamo dire che i camp thailandesi si distinguono in 2 grandi categorie:

I camp “tradizionali”, che mantengono strutture talvolta obsolete e fatiscenti, dove il comfort ‘Thai style’ tempra benissimo i giovanissimi thailandesi ma dove raramente un ‘farang’ può stare a lungo, soprattutto se non ha anticorpi ‘corazzati’ da anni di esperienze thailandesi.

I camp “commerciali”, situati prevalentemente nelle più note località balneari, molto puliti e organizzati per soddisfare l’esigenza di un cliente che ama sentirsi dire ‘good good’, stancarsi (ma non troppo) e fare serata in qualche locale alla moda raccontando le ardite imprese di combattente provetto. Sono nati a Phuket locali appositi (Boxing Bar) dove i farang con protezioni e corpetti si sfidano tra una birra e l’altra, credendo di fare la Muay Thai.

A questi si aggiungono alcuni rari camp di nuova generazione, creati negli ultimi anni con strutture moderne, rispettose però della tradizione thailandese. Il Sitsongpeenong (www.sitsongpeenong.com/), a Bangkok, ed il Sor Wisarut (www.wisarutmuaythai.com/) a Pai, nell’estremo e stupendo nord della Thailandia. La novità di questi ultimi mesi è il Red & Blue di Banglamung (www.muayfarang.com/red-blue-gym-pattaya)  a  Pattaya. Questo camp ha una caratteristica che lo rende unico in Thailandia, in quanto nasce come palestra per il pugilato professionistico.  Il camp è studiato per dare soddisfazione ai “combattenti”, tuttavia è aperto a tutti coloro che desiderano allenarsi con i ritmi e la costanza di un Nak Muay (professionista di Muay Thai). La palestra offre strutture moderne ed allenatori giovani e volenterosi, guidati da un management attento e scrupoloso. L’idea è quella di offrire un allenamento in perfetto stile Thai dando agli stranieri le medesime attenzioni che trovano nei campi di Muay Thai ‘tradizionali’; nella sostanza spicca l’ambiente confortevole con una curata alimentazione, tale da fare invidia alle scuole cosiddette ‘commerciali’. Ovviamente al camp si parla italiano oltre che inglese, francese, thai, spagnolo…, ed ognuno si trova a proprio agio in ogni occasione.

Per gli aspiranti professionisti che hanno in progetto di fermarsi al camp per lungo tempo al fine di poter combattere costantemente, dopo i primi mesi il management valuta la possibilità di accordi particolari con la struttura esattamente come avviene per i pugili thailandesi. Ma prima di ogni cosa un mese di allenamento/vacanza consente di godere appieno la Muay Thai e capire quanto questa possa essere solo una bella esperienza piuttosto che un percorso di vita.

Muay Thai Chaiya

La Muay Thai Boran, l’antica kick boxing Thai, coinvolge diversi stili di combattimento che derivano dalla storia e dall’eredità di istruttori e maestri locali. Ogni stile ha le proprie tecniche, regole e rituali pre-lotta. Gli stili più famosi includono la Muay Thai Lop Buri praticata nella regione centrale, la Muay Ta Sao nel nord, Muay Korat nella regione nord-orientale, e Muay Thai Chaiya, nel sud. In particolare la Muay Thai Chaiya ha un unico insieme di tecniche offensive e difensive. Oltre a colpire l’avversario utilizzando pugni, gomiti, ginocchia e tibie come armi, questa arte marziale combina con le mosse tradizionali azioni come il lancio, la pressione, il grabbling e la rottura delle articolazioni. Muay Thai Chaiya Thai Weaponry Conservation Foundation insegna e condivide queste arti, patrimonio culturale e di combattimento thailandesi. La struttura offre corsi di Muay Thai Chaiya, da quella di base alle tecniche avanzate. Le lezioni sono disponibili in diverse località, tra cui Bangkok, Phuket, Chiang Mai, Lopburi, e Krabi.

Muay Thai Chaiya and Thai Weaponry Conservation Foundation, 458 Ladprao 94 Praditmanuthum Rd., Bangkok 10310  www.muaychaiya.com

Krabi-Krabong

Krabi Krabong è uno stile antico di combattimento che comprende l’utilizzo di armi risalenti all’era di Ayutthaya. Le armi principali sono il Krabi, o spada singola, e il Krabong, un bastone. Entrambe vengono utilizzati sia per attaccare che per difendere. Altri tipi di armi sono la spada single-edge, la spada a due mani, il gladio personale lungo, e lo scudo. Le azioni di Krabi Krabong comportano di solito gli stessi sorprendenti movimenti della Muay Thai Boran (usando gomiti, ginocchia e tibie). I praticanti conducono un rituale pre-combattimento per mostrare rispetto per il loro maestro mentre alla fine del combattimento, I fighters esprimono anche perdono l’uno verso altro. Attualmente, Krabi-Krabong è riconosciuto come attività ricreativa e arte marziale da auto-difesa. Sono diversi i campi di addestramento che insegnano l’arte del Krabi Krabong, tra cui Buddhaisawan a Kanchanaburi. La scuola offre corsi per residenti e visitatori: a partire da una mezza giornata di insegnamento sui principi e le armi thailandesi fino al livello avanzato.

Buddhaisawan of Kanchanaburi, 185/15 Moo 2, LatYa, Kanchanaburi, 71190 www.facebook.com/buddhaisawan

SEPAK TAKRAW

Questa attività sportiva viene normalmente descritta come un misto tra calcio, pallavolo, kung fu e badminton. Si racconta che tutto nacque da un antico esercizio fisico dei militari cinesi, che si dilettavano a palleggiare con una palla di piuma. Adottato nel Sud-est asiatico in diverse versioni, quel passatempo diventò il sepak takraw – vero e proprio sport – con delle regole codificate per la prima volta a livello competitivo dall’allora Siam nel 1829. Ma la sua diffusione è certificata già da prima: nel Grand Palace di Bangkok, un dipinto murale raffigura il dio-scimmia Hanuman mentre gioca a  takraw con altri primati, e lungo lo stretto di Malacca ci sono testimonianze del gioco risalenti al Seicento. Come gran parte delle discipline sportive orientali, il takraw (le cui origini si perdono nelle più antiche tradizioni dei popoli che lo praticano) è un’attività raffinata che richiede un grande controllo dei propri movimenti accentuando più la parte estetica che l’efficacia tecnico-tattica. La palla usata è in corteccia di Malacca; ha più o meno la grandezza di quella della pallamano, 40 cm di circonferenza per 200 grammi. Un tempo il gioco era unico e consisteva nel colpire la palla e tenerla sospesa in aria il più a lungo possibile, senza mai farla cadere. Era un gioco fatto al solo scopo di trarne piacere e sollievo per il corpo e lo spirito. Si curava sì la varietà e la bellezza dei colpi: non per accumulare punti, ma per rendere il gioco sempre più elegante e piacevole sia per chi partecipava, sia per chi assisteva.

Oggi esistono varie forme di questa disciplina sportiva che sono state codificate nelle competizioni ufficiali. Il Takraw alla rete: è la specialità più agonistica e conosciuta. Si gioca su un campo simile a quello della pallavolo (13,20×6,60m) con una rete alta 1,55m. Due squadre, tre giocatori per parte, cercano di segnare un punto tirando la palla oltre la rete nel campo degli avversari, che tentano di fare lo stesso con un massimo di tre colpi (i movimenti fondamentali sono circa trenta): come nel volley, e con set di 21 punti. La differenza è che si può colpire la palla con tutto tranne le mani. Da qui palleggi di interno piatto, passaggi di ginocchio, di testa o di coscia, e spettacolari sforbiciate per effettuare le schiacciate, con acrobatici tentativi di “muro” dall’altro lato della rete. Per il tutto ci vuole una certa abitudine: l’occidentale al suo primo colpo è immancabilmente goffo e prova dolore nell’impatto con quella strana palla cava che sembra priva di rimbalzo, ma in Thailandia è comune vedere gruppi di ragazzi che giocano a takraw nei cortili, nelle scuole, nei parcheggi, vicino ai templi e nei parchi.

THAI KITES (Aquiloni)

Far volare un aquilone è un passatempo tradizionale in Thailandia ed è da tempo immemore un’ attività ricreativa comune per bambini e adulti, nobili e popolani. Gli aquiloni possono essere costruiti con una grande varietà di materiali: in particolare pezzi di carta, bambù e stringhe. Possono essere decorati e dipinti con i più disparati motivi, soprattutto animali. Una volta trovato un campo aperto, basta un po’ di vento per far salire in cielo l’aquilone e sfidarsi.  I Thais considerano la progettazione e la costruzione degli aquiloni un retaggio culturale importante. L’abilità del costruttore deve essere pari a quella di colui che manovra e nella storia Thai, l’ aquilone era un passatempo riservato al re e alla famiglia reale già nella lontana era di Sukhothai. La tradizione è stata poi tramandata attraverso i secoli fino ad essere considerata un vero e proprio sport durante il regno di re Rama V. Il tema più celebre nelle competizioni è la battaglia di Chula e Pakpao: rispettivamente maschio e femmina. La battaglia viene condotta da diverse squadre che si alternano al controllo di Chula e Pakpao. L’obiettivo principale è quello di far cadere l’avversario all’interno del proprio territorio. Le gare si svolgono praticamente in tutto il paese e in alcune delle principali destinazioni turistiche come Bangkok, Hua Hin e Cha-Am. La stagione per i festival degli aquiloni è da novembre a marzo. Nel nord-est, la Isan Kite Festival si svolge ogni anno nel mese di novembre nella provincia di Buriram, mentre il Satun International Kite Festival si svolge nell’omonima provincial del sud nel mese di febbraio.

THAI LONG BOAT RACING

Durante la Quaresima Buddhista, in particolare nei mesi di settembre e ottobre, villaggi, città e province del paese organizzano festival che includono le tradizionali corse con la barca lunga. La tradizione riflette lo stile di vita Thai che lega indissolubilmente insieme il fiume, la comunità, e la religione buddhista. In Thailandia queste competizioni si tengono annualmente e le più importanti hanno luogo nella province di Samut Prakan ed Ayutthaya, sul fiume Chao Phaya ed ancora a Phichit, Phitsanulok, Suphan Buri, Kalasin, Surat Thani, Chai Nat ed a Nan sul fiume Nan.

Gli eventi sono diventati un appuntamento fisso nel calendario annuale dei festival thailandesi ed attirano migliaia di spettatori, sia locali che stranieri. Ciò che rende molto spettacolare queste singolari competizioni è l’incredibile numero di barche che partecipano alle gare: circa 200 imbarcazioni provenienti da oltre 100 diverse comunità. Ogni barca può ospitare fino a 60 rematori, tutti vestiti con la divisa della propria squadra corse e le gare sono riconosciute a livello nazionale. Ci sono premi e coppe presentate talvolta dai membri della famiglia reale alle squadre vincitrici di importanti gare. Le distanze da corsa sono di 600-650 metri. Le lunghe imbarcazioni sono in legno e le tecniche di costruzione sono considerate saggezza locale tramandata all’interno della comunità per generazioni. Inevitabile che i visitatori vengano catturati dal ritmo e dalla determinazione degli equipaggi: straordinaria esperienza.

Esperienze Locali

La Thailandia offre una vasta gamma di esperienze mozzafiato per visitatori di ogni tipo. Composto da sei regioni chiave, il Regno offre un’incredibile varietà di attrazioni turistiche immerse in un fiorente paesaggio tropicale. Non solo patrimonio naturale ma anche culture diverse, splendide tradizioni, ospitalità e persone accoglienti e cortesi. Questi elementi essenziali sono quelli che meglio ritraggono la natura del turismo in Thailandia. Anche se il Paese è sempre al passo con il ritmo frenetico imposto dalla trasformazione digitale, il modo tradizionale di vivere thailandese è ancora praticato e conservato. La “Thainess” rimane vividamente evidente nei sorrisi delle persone e nella calda ospitalità. Le tradizioni e le abitudini secolari, la saggezza antica, la cucina, le arti e lo squisito artigianato rimangono fondamentali per i Thai e sono in grado di offrire originali esperienze di vita al visitatore. Si tratta essenzialmente di orgoglio e patrimonio culturale ed il modo migliore per vivere la cultura Thai è quello di imparare dalla gente del posto: ogni comunità ha le proprie storie e distintive competenze. Siete invitati a immergervi nel tradizionale modo di vita, a partecipare e sperimentare la cultura Thai. Le attività svolte con i locali, vestirsi secondo gli usi del luogo, degustare o addirittura cucinare i piatti tradizionali, viaggiare con i mezzi pubblici. Tutto ciò e molto altro ancora vi garantirà una vera, sana ed indimenticabile esperienza.

Riso Thai: alla base della vita. La coltivazione del riso è da sempre al centro della cultura thailandese in quanto inevitabilmente collega tutti gli aspetti della vita Thai. Le influenze di questa antica coltura sono evidenti nella storia, nei rituali, l’arte, l’artigianato, i racconti popolari, la lingua, la musica e naturalmente nell’arte culinaria. Il riso è molto più del principale alimento per i Thais: basta osservare la connessione spirituale in essere tra i contadini e questo cereale. Lo vedono come una fonte di vita, così da rendere omaggio a ‘Mae Posop’, la dea del riso che benedice ogni coltura assicurando un buon raccolto; per tutta la stagione di crescita, dalla semina alla raccolta, gli agricoltori condurranno riti tradizionali. Nella cultura Thai, la coltivazione del riso aiuta a creare armonia tra i villaggi. In passato, gli agricoltori provenienti da diverse famiglie si aiutavano a vicenda durante la semina e la raccolta: a lavoro ultimato si festeggiava insieme. Il riso è coltivato in modo diverso in ciascuna delle regioni di produzione. Nel nord, il riso viene coltivato sugli altopiani e nelle zone di montagna. Per i contadini del nord-est – causa l’aridità del terreno –  sono essenziali le piogge mentre nella regione centrale, le zone umide consentono agli agricoltori fino a tre raccolti l’anno. Un’esperienza in risaia può essere molto istruttiva e fornire una prospettiva molto diversa rispetto ad una tradizionale vacanza, oltre ad insegnare come vivere in armonia con la natura.

Fattoria Tigerland

Tigerland Rice Farm adotta le tecniche di coltura proprie delle tribù collinari. Situata a Ban Huay Khom, un villaggio della tribù Karen in provincia di Chiang Rai, l’azienda offre un programma “family stay” completamente eco-compatibile. In mezzo alla natura, ed a rotazione, i visitatori avranno la possibilità di immergersi nella cultura dei gruppi etnici che vivono sulle montagne circostanti. E’ un modo di vita estremamente semplice che aiuta a prendersi una pausa dal caos cittadino. L’azienda dispone di programmi differenziati di semina e raccolta del riso a seconda delle stagioni: i programmi di semina del riso sono offerti durante i mesi di marzo, giugno e luglio. Durano sei giorni, si inizia con la preparazione della risaia per la semina e poi aratura ed innesto in terra delle piantine di riso. I programmi di raccolta – anch’essi di 6 giorni – sono attivi da ottobre a dicembre. Si impara a mietere con una falce, impilare i gambi di riso per l’essiccazione, legatura, trebbiatura e battitura. Oltre alle attività nelle risaie, ogni programma porterà i visitatori ad esplorare la natura dell’ambiente circostante. Gli ospiti potranno soggiornare nelle abitazioni rurali, consumare i pasti cucinati in casa, imparare tecniche di tessitura e partecipare a svariate altre attività. L’azienda offre anche un programma di trekking, così come yoga e meditazione praticate nella risaia.

Tigerland Rice Farm, Ban HuayKhom – Mae Yao sub-district, Mueang Chiang Rai district, Chiang Rai www.tigerlandricefarm.biz

Ban Ta Kun Tong

Ban Ta Kun Tong, un piccolo villaggio nel distretto di Chiang Saen nella provincia di Chiang Rai, consente di sperimentare la vita agricola tradizionale così come viene vissuta lungo il fiume Mekong. Nonostante la comunità sia relativamente giovane, fondata solo 50 anni fa, gli abitanti continuano a mantenere il loro patrimonio culturale tipico dell’I-saan. Cibo, tessitura, tecniche agricole ma anche arti, musica e danza come Mor lam (tradizionale canzone dell’I-saan) e MorKhene (musica suonata con le armoniche a bocca tubolari in  bambù). A Ban Ta Kun Tong, i visitatori possono partecipare attivamente al lavoro nelle risaie ed al processo di post-raccolta del riso integrale biologico: gli abitanti dei villaggi saranno lieti di mostrare il loro know-how.

Oltre alla coltivazione del riso, i visitatori possono effettuare una crociera fluviale lungo il Mekong e osservare i mercati locali frontalieri. È inoltre possibile salire su un carro agricolo motorizzato e partire all’esplorazione di altre attrazioni locali. Per coloro che vogliono estendere la loro visita, le sistemazioni in famiglia sono sempre disponibili.

 

223, Moo 3, Ban Ta Kun Tong, – Ban Saeo sub-district, Chiang Saen district,

Chiang Rai, 57150

Na Here Chai

Na Here Chai, letteralmente – campo di riso del fratello Chai, è un centro di apprendimento in cui i visitatori possono sperimentare la coltura tradizionale del riso. Situata nella provincia di Suphan Buri, l’azienda è un punto di riferimento da almeno 20 anni. Fratello Chai e la sua famiglia hanno istituito un centro di formazione con lo scopo di insegnare come preservare la saggezza locale nella coltivazione tradizionale del riso per il beneficio delle generazioni future. Nel Centro sono state create delle risaie dimostrative e zone educative che raccontano la vita di fattoria. Ad esempio, la Casa di Mae Phosop presenta sculture e storie di fede degli agricoltori. La Library House offre una collezione di libri legati alle iniziative reali per sostenere lo sviluppo della coltivazione del riso nelle zone rurali. Ed ancora, la Casa della Vita del Contadino mostra strumenti popolari, attrezzi agricoli, strumenti per la pesca, nonché i mezzi di trasporto tradizionali come carri trainati dai bufali d’acqua. I visitatori possono cimentarsi nel trapianto delle piantine in risaia, così come in nuove tecniche di coltivazione del riso, come difenderlo da insetti e malattie. Ci sono negozi e un ristorante, nonché strutture per supportare visite di gruppo.

150/6 Moo 8, Ban Pho sub-district, Mueang Suphan Buri, Suphan Buri 72000 www.herechai.com

Ban Kwai in Suphan Buri

Suphan Buri è una delle province della Thailandia centrale che dedica vaste aree del suo territorio alla coltivazione del riso. Ban Kwai, o Buffalo Village, è stato istituito per educare i visitatori sul modo di vita tradizionale degli agricoltori thailandesi e sul loro legame unico con le risaie e i bufali d’acqua. Storicamente, questo animale ha giocato un ruolo vitale in agricoltura: non solo durante il raccolto ma anche dopo contribuendo a concimare il terreno prima della semina successiva. Molti non sanno che i bufali d’acqua sono stati utilizzati in passato anche come mezzo di trasporto sul campo di battaglia. A causa del loro valore per l’agricoltore e la famiglia, i bufali, godono di grande considerazione e cura. Buffalo Village occupa più di 70 rai, quasi 30 acri di terra. Qui vengono allevate molte razze diverse di bufalo d’acqua e sono disponibili alloggi per gli ospiti.

 

222 Suphan Buri – Chai Nat Rd., Wang Nam Sub sub-district, Sri Prachan district, Suphan Buri 72140  www.buffalovillages.com

Na Tip Kaseam

Situato nel distretto di Bang Pa-In, provincia di Phra Nakhon Si Ayutthaya, Na Tip Kaseam è un centro di apprendimento all’aperto ove si insegnano tecniche di agricoltura biodinamica. I visitatori possono imparare pratiche locali implementate dall’uso della scienza ecologica per migliorare la coltivazione del riso senza l’utilizzo di sostanze chimiche artificiali sul suolo e sulle colture.  Si tratta di un perfetto esempio di agricoltura biologica. L’accento è posto sulla comprensione dei benefici apportati da insetti e infestanti sulle coltivazioni. Questo metodo prevede l’utilizzo di letame e composti biologici per il trattamento dei terreni e per migliorare l’ecosistema all’interno del complesso aziendale. In aggiunta alle informazioni scientifiche, i visitatori potranno anche conoscere la cultura del riso Thai tradizionale, modi di vita, costumi, credenze e rituali relativi alla fertilità. Disponibili corsi di cucina che prevedono l’uso di erbe ed ingredienti di propria produzione.

9/5 Moo 1, Ban Pang sub-district, Bang Pa-In district, Phra Nakhon Si Ayutthaya 13160

Ban Nong Khao in Kanchanaburi

Gli abitanti del villaggio di Ban Nong Khao nella provincia di Kanchanaburi continuano da tempi immemori a seguire uno stile di vita tradizionale ed a produrre e consumare solo ciò di cui hanno bisogno. Non solo riso e zucchero di palma ma anche la pratica di arti e mestieri come la tessitura. Il villaggio offre tante divertenti attività per i turisti. I visitatori possono guidare un mini trattore e esplorare il villaggio ma è il rituale agricolo noto come Tham Kwan Kao che più colpisce gli avventori. Oltre alle cooking-class (la torta a base di zucchero di palma cotta al vapore è assolutamente da provare), Ban Nong Khao è anche rinomato per i suoi tessuti di alta qualità. Uno dei migliori è il Phakhao Ma Roi Si, colorati pantaloni comunemente indossati dagli uomini del villaggio. Il motivo distintivo a scacchi trova realizzazione in altri prodotti come camicie, borse, sciarpe e talvolta calzature.

Ban Nong Khao, Nong Khao sub-district,Tha Muang district, Kanchanaburi  www.tourismthailand.org/kanchanaburi

 

Thai Food – Colture Organiche

Dal “cibo di strada” al recupero della tradizione in ristoranti stellati, passando per un pranzo di genuina ordinarietà cucinato da una famiglia del posto. In fatto di sapori e pietanze la Thailandia offre ai visitatori un viaggio nel viaggio. Il cibo è un elemento imprescindibile della cultura, così profondamente legato alla quotidianità del Paese sino a diventare uno degli argomenti principali di conversazione: i piatti preferiti dai thailandesi sono sempre al centro di feste, celebrazioni e riunioni di famiglia.

Progetto di coltura organica, l’aeroporto di Sukhothai

L’aeroporto di Sukhothai è unico nel suo genere. Mette infatti a disposizione dei visitatori una fattoria che produce riso biologico e che è anche aperta per attività di agriturismo.  Il lato orientale dell’aeroporto in cui si è sviluppato il progetto è un susseguirsi di risaie, giardini, orti e frutteti. La fattoria organica produce vari tipi di riso, così come verdure, frutta e prodotti alimentari trasformati e conservati come bevande a base di riso, banane essiccate, succo di mango, biscotti di riso, Tom Yam liofilizzato, spezie, pasta di peperoncino e gelato. Chiunque sia interessato al cibo organico può scegliere tra diversi programmi di edutainment (da poche ore fino a tre giorni) che permetteranno agli ospiti di visitare l’intero progetto che consta di 158 acri comprendenti risaie, bestiame, orti, uno stagno di loto, frutteti e una stazione di fermentazione del fertilizzante. Si impara a lavorare con i bufali nei campi, ad utilizzare una falce, a lavorare il riso nel mulino,  curare le verdure senza l’utilizzo di prodotti chimici,  creare fertilizzanti organici. Nel tempo libero, gli ospiti sono invitati ad utilizzare la bicicletta per esplorare I dintorni. Non dimenticate un binocolo: uccelli di molte specie hanno fatto di questa fertile area la loro casa.

Klong Krajong, Swankhalok, Sukhothai  www.kaohomsukhothai.in.th

Award of Outstanding Performance: Tourist Attractions (Year: 2010, 2013 and 2015)

Fattorie Organiche di Pun Pun, Chiang Mai e Ban Rai Ai Arun, Ranong

La fattoria biologica di Pun Pun è situata nel distretto di Mae Taeng, provincia di Chiang Mai. Si tratta di un’azienda agricola biologica e di un centro di apprendimento per l’economia di autosufficienza e vita sostenibile. In fattoria si apprendono molte cose come: crescere sani e nutrirsi in maniera appropriata con cibo biologico, costruire la propria casa con materiali naturali; approntare attrezzature per riscaldare l’acqua, realizzare prodotti per la casa come sapone, shampoo e detergenti. Vengono praticate ed insegnate yoga e meditazione ed i corsi durano da pochi giorni a diverse settimane. La fattoria Pun Pun ha aperto due ristoranti biologoci a Chiang Mai.  Qui si utilizzano il maggior numero di ingredienti biologici possibili, tutti provenienti da gruppi di aziende biologiche locali. La carne è genuina e ruspante, senza additivi alimentari aggiunti.

Tambon Ban Pao, Mae Taeng, Chiang Mai  www.punpunthailand.org

 

Ban Rai Ai Arun

Ban Rai Ai Arun è un posto per coloro che sono alla ricerca di una vacanza tranquilla e che desiderano sentirsi come se fossero ospiti in casa da amici. Il verde, l’aria fresca ed il supporto alimentare privo di sostanze chimiche aiutano a ricaricare rapidamente il vostro corpo e la mente. L’azienda possiede solo cinque case immerse nella foresta per accogliere gli ospiti durante la notte. Durante il giorno i visitatori possono visitare il giardino, il negozio di frutta e verdura biologica o gustare un’insalata a base dei prodotti della fattoria accompagnata da un bicchiere di bevanda disintossicante. In casa gli ospiti hanno la possibilità di cimentarsi nella preparazione di piatti della cucina tradizionale del sud o di dolci assortiti.

Kapoe, Ranong  www.facebook.com/baanraiiarun

Buffet di frutta, Rayong and Chantaburi

I mesi tra maggio e luglio sono il periodo ideale per gli amanti della frutta intenzionati a visitare la regione orientale della Thailandia. Molti dei proprietari dei frutteti tra le province di Rayong e Chantaburi aprono le loro piantagioni ai visitatori approntando padiglioni ombreggiati ove gustare la fantastica frutta tropicale del luogo o additrittura coglierla direttamente dagli alberi. Durian e mangostani sono particolarmente abbondanti ma sono presenti praticamente tutte le varietà migliori: mango – rambutan verdi e maturi, ananas, guava, banane, papaja, jackfruits, mele, frutti della passione, Dragon fruit. Alcuni frutteti preparano mango e riso glutinoso così come insalata di papaya per deliziare ulteriormente i visitatori. All-you-can-eat, con prezzi più che ragionevoli a partire da 200Baht (circa 5 euro). Gli ospiti sono invitati a fare una passeggiata nei frutteti, mentre per quelli più anziani è offerto un servizio di tram-navetta con fermate lungo il percorso.

www.tourismthailand.org

Thai Wellness and Spa – Terapie tradizionali thailandesi

La vostra esperienza in Thailandia non sarà mai completa senza godere del tocco sapiente di un massaggio tradizionale o delle famose sensazioni che solo un trattamento termale thailandese sa suscitare. Il Regno è famoso per la sua accogliente atmosfera di relax tropicale ed i Thai stessi sono conosciuti come un popolo spirituale, che prende le cose con filosofia. Con la sua lunga storia di medicina tradizionale e pratiche meditative buddiste, la Thailandia è la destinazione ideale per chi ha a cuore la propria salute. Con oltre 600 centri termali il paese è al vertice delle Spa destinations nell’area Asia-Pacifico. I visitatori possono sperimentare una pletora di trattamenti inusuali in occidente e derivanti non solo da antiche tradizioni Thai, ma anche Birmane, Indonesiane, Indiane e Cinesi praticate nel corso dei secoli dalla popolazione locale: in nessun altro luogo al mondo è possibile trovare una tale varietà di scelta concentrata, appunto, in un’unica destinazione. La Thailandia ci offre la possibilità di distendere il nostro corpo stanco in una delle molte Spa dal design raffinato e dal personale capace e competente, unendo il meglio delle antiche pratiche olistiche locali con gli ultimi ritrovati del wellness. Tuttavia è consigliabile provare una selezione di trattamenti e terapie che utilizzano le risorse naturali unite alla saggezza della gente locale. Le storie relative alle erbe thailandesi non sono solo degne di nota nel mondo gastronomico, ma anche quando si tratta di scienza del benessere. In Thailandia crescono erbe che offrono molti benefici per la salute e sono molti i luoghi dove i visitatori possono imparare a fare olii da massaggio, lozioni, saponi ed anche impacchi a base di erbe. Un simpatico esempio ed un’interessante esperienza è la sauna alle erbe all’interno delle Thai Chicken Coop (pollai in bambù). È inoltre sempre possibile farsi affascinare da una vasta gamma di trattamenti di guarigione naturale. Molte province thailandesi hanno grotte e fonti sotterranee ricche di minerali. I trattamenti con il fango, la terapia con la sabbia calda ed i bagni minerali sono ottime scelte per vivere un’esperienza Spa in stile locale. Nella cultura thai i trattamenti per il corpo non sono mai slegati da quelli spirituali. La meditazione è una grande pratica per raggiungere uno stato d’animo sereno ed un equilibrio tra il benessere fisico e psichico, si tratta di un ottimo modo per completare la vostra esperienza di benessere.

Phuklon Mud Spa

Phuklon, nella provincia settentrionale di Mae Hong Son, è una delle principali destinazioni per il benessere in Thailandia. Noto per la sua sorgente di acqua calda naturale, le acque minerali ed il fango nero che favoriscono benefici per la salute e la bellezza. L’area è stata scoperta nel 1995, ed ha inaugurato la sua principale attrazione turistica, il Phuklon Country Club, nel 2000. Dopo attenti esami di laboratorio, gli scienziati hanno rilevato che il fango del Phuklon stimola la circolazione sanguigna e migliora la consistenza e la lucentezza della pelle. Il fango si è simile a quello proveniente dal Mar Morto in Israele e dai vulcani inattivi della Romania. I trattamenti benessere includono maschere di fango per il viso, scrub e massaggi per il corpo, bagno minerale in piscina e vasca idromassaggio.

Phuklon Country Club, 132 Moo 2 Makjampae, Mueang, Mae Hong Son 58000  www.phuklon.co.th

Ban Rai Kong Khing

Ban Rai Kong Khing è una pluripremiata comunità locale situata nel distretto di Hang Dong, Chiang Mai. Invita i visitatori a prendere parte alla vita tradizionale di un villaggio del settentrione thailandese, assaggiare il loro cibo coltivato biologicamente e sperimentare un massaggio terapeutico unico, tramandato dagli antenati Lanna. “Yam Khang” è il nome di questo particolare massaggio terapeutico locale. Il trattamento è a base di calore, erbe e ‘Khang’, che altro non è che una piastra metallica che la gente locale adopera nel procedimento di coltivazione del riso. Gli abitanti del villaggio credono che la terapia “Yam Khang” abbia un potere di guarigione mistico. I massaggi sono dati in base alla propria condizione fisica: un guru, o maestro terapeuta, poggerà il suo piede dapprima sul “Khang”, precedentemente riscaldato su un braciere, per poi immergerlo in un intruglio a base di erbe. L’ingrediente principale è il “Plai”, un tipo di pianta appartenente alla famiglia dello zenzero, che ha un effetto molto positivo sulle tensioni muscolari. Il terapeuta dopo aver estratto il piede dal composto alle erbe comincerà a massaggiare vari punti del corpo con pressioni estremamente calibrate e precise. È richiesta la prenotazione anticipata.

Award of Excellence: Tourist Attractions (Year: 2015) Ban Rai Kong Khing Community Based

Tourism Association, Ban Kong Khing Rd., Nong Kwai, Hang Dong, Chiang Mai 50230  www.facebook.com/banraikongkhing

Thai Massage, Wat Po

Il massaggio tradizionale thailandese fa molto più che rilassare semplicemente il cliente. Serve essenzialmente a migliorare la flessibilità del corpo e la circolazione del sangue, facilitando il raggiungimento di uno stato emotivo ben equilibrato. Questa metodologia terapeutica popolare è oramai conosciuta in tutto il mondo. In lingua thailandese ” NUAD PHAN THAI BORAN “, è una pratica vecchia di millenni e le sue origini sembrano risiedere nell’antica cultura indiana. Il massaggio Thai comprende una serie calibrata di pressioni, allungamenti muscolari, impastamenti dei tessuti molli e dello strato connettivo, mobilizzazioni delle articolazioni. Stimolando tramite la digitopressione i ” sen “, i canali energetici, si possono eliminare o regolare eventuali blocchi sul corpo e sugli organi interni. Il massaggio Thai consente una riattivazione di tutti i sistemi anatomico-funzionali, sollecita il sistema immunitario, induce rilassatezza e allevia i dolori. L’evidenza storica di queste terapie risale al periodo di Sukhothai. Tuttavia, gran parte delle nozioni sui trattamenti omeopatici e le terapie di massaggio fu concentrata nel “Wat Pho” di Bangkok durante i primi anni dell’era di Rattanakosin. Il tempio è diventato un centro di conoscenza ai fini del benessere, compresa la diagnosi e il trattamento delle intolleranze alimentari. Su alcuni murales che decorano il complesso religioso vengono mostrati i punti di energia del corpo e relativi percorsi terapeutici; in effetti la scuola-tempio è stata e continua ad essere un centro di insegnamento dell’antica arte del massaggio thailandese ed è stata fondata anche per preservare questa pratica secolare ed istruire nuovi terapeuti. La Wat Pho Traditional Massage School, fondata nel 1995, è la prima scuola medica Thai certificata dal Ministero della Pubblica Istruzione. Oggi, la scuola del tempio tiene corsi di base di farmacia tradizionale, medicina Thai, Ostetricia e Thai Massage.

392/33-34 Maharaj Rd., Prabarommaharajawang, Pranakorn, Bangkok 10200 www.watpomassage.com

La sauna alle erbe…nel pollaio, Ban Chong Chang Tune

La comunità di Ban Chang Tune in provincia di Trat introduce una nuova, unica esperienza di sauna. La gente del posto pratica da molto tempo bagni di vapore alle erbe all’inteno di un tradizionale pollaio di bambù intrecciato, di comune utilizzo nella Thailandia rurale. Una sauna di vapore alle erbe è tradizionalmente utilizzata per disintossicarsi, rimuovere le impurità, stimolare la circolazione sanguigna ed alleviare la tensione muscolare e lo stress. A Ban Chang Tune, il pollaio circolare a forma di campana, è utilizzato come una cupola per effettuare un bagno di vapore “personalizzato”. Ognuno dei pollai è dotato al suo interno di una pentola che di solito viene utilizzata per la cottura del riso: in questo caso vengono introdotte delle erbe al posto del cereale…il vapore fa tutto il resto! Il processo è semplice, ed il trattamento non dura più di una ventina di minuti. Ci si accomoda, seduti, all’interno della coop mantenendo fuori la testa per via del grande foro posizionato nella parte superiore del pollaio mentre i vapori alle erbe trattano il vostro corpo.  Oltre alla sauna, la comunità offre altre attività tra cui un fanghi termali, la creazione di composti aromatici alle erbe e il setacciamento dei sedimenti del vicino fiume alla ricerca di pietre preziose. Sono disponibili programmi di mezza giornata o di una giornata intera per I visitatori.

Eco-museum of Chong Chang Tune, Borai district, Trat

 

Spa naturale: sabbiature e fanghi caldi

Had Sai Rawn – in thailandese, spiaggia di sabbia calda- offre un’esperienza termale terapeutica a base di sabbia calda e fango. I visitatori sono trattati per la terapia naturale direttamente in riva al mare. La spiaggia geotermica conserva, infatti, minerali sostanziali che hanno effetti salutari sulla circolazione del sangue e sulla consistenza della pelle. Questo trattamento è particolarmente indicato per i piedi e per il viso ed il servizio è fornito presso la comunità locale di Ao Luek. Questa stazione termale terapeutica naturale rappresenta un ottimo esempio di ricerca medica moderna abbinata alle conoscenze e saggezza locale. Un esempio? L’esperienza termale terapeutica è disponibile solo tra i 6 e gli 8 giorni al mese. Deve essere effettuata la mattina presto ed in fase lunare calante. Meglio prenotare prima del trattamento.

Ao Luek community based Tourism  www.tourismthailand.org/krabi

Centro Internazionale di Meditazione Cherntawan

Il Cherntawan International Meditation Center è stato fondato da Phra Maha Vudhijaya Vajiramedhi, un monaco ed insegnante di filosofia buddhista molto considerato. Fondato nel 2009, il centro si propone come rifugio sereno per tutti coloro che desiderano imparare la pratica della meditazione ed il Dharma, la dottrina buddhista. Il nome del centro, Cherntawan, riflette la visione del fondatore che si riferisce al Dharma come al sole, la luce che guida la nostra vita. Immerso in una natura rigogliosa e colorata, il centro offre un ambiente tranquillo che favorisce la pratica della meditazione. Un’aula all’aperto permette agli studenti di immergersi nell’ambiente riflettendo il concetto di base del “ritorno alla natura”. I visitatori sono coadiuvati nell’apprendimento anche attraverso enigmi Dharma e sculture che trasmettono significati sui principi del buddismo. Ben fornita, una biblioteca mette a disposizione degli ospiti una collezione di libri. Il centro è aperto al pubblico e organizza corsi di farmacia tradizionale per Thai e visitatori internazionali due volte al mese. Corsi privati ​​possono anche essere organizzati per gruppi fino a 200 persone.

217 Moo 25, Huai Sak sub-district, Mueang Chiang Rai district, Chiang Rai, 57000  www.raicherntawan.com

Matrimonio Tradizionale Thailandese, il legame con la tradizione

La Thailandia è un paese legato al romanticismo. Esotica ed affascinante, è un meraviglioso paradiso tropicale dove l’amore fiorisce colorito così come le orchidee, fiori simbolo di questa terra.  Il matrimonio è il giorno più felice della vita di una persona, un momento di lieta celebrazione. Ovviamente quando una coppia pensa alla propria unione immagina i propri familiari, parenti e amici insieme in una chiesa locale, sotto la luce del sole e con una coppa di champagne spumeggiante in mano. Scegliere la Thailandia per il matrimonio, può far evitare tutti i problemi economici e le preoccupazioni causati dall’organizzazione. La reputazione di ‘Terra del Sorriso’ è assolutamente meritata per cui matrimonio e viaggio di nozze nel Regno non potranno essere più soddisfacenti e lasceranno ricordi favolosi per gli anni a venire. Non importa di che genere sia la cerimonia, fastosa ed elegante all’interno d’una gran sala, seducente sotto lumini luccicanti, su una spiaggia battuta da onde fresche, oppure tranquilla in un rifugio dentro una foresta lussureggiante; il personale farà comunque l’impossibile per rendere impeccabile il servizio nei luoghi da voi scelti per il matrimonio. La Thailandia dal punto di vista religioso è a maggioranza Buddhista e anche se la coppia non ha questo credo religioso, una partecipazione speciale al matrimonio di monaci avvolti nel tradizionale telo di colore ambra è un augurio spirituale, unico e profondamente simbolico per iniziare nel miglior modo gli anni di vita coniugale. L’usanza vuole che la cerimonia buddhista – tradizionale in Thailandia – si svolga prima delle 10 di mattina e termini entro le 11. Questo per rispettare le abitudini dei monaci: sono proprio loro, infatti, che, durante il rito, in processione e al suono di tamburi, conducono la coppia fino al luogo dove avviene lo scambio dei voti e la accompagnano con i loro canti e le loro benedizioni. Una volta arrivati sul luogo della cerimonia, gli sposi accendono le candele sacre e vengono aspersi di acqua benedetta. Subito dopo avviene lo scambio degli anelli e un’offerta rituale di cibo ai monaci. La coppia – sempre secondo il rito – pianta poi il suo albero nuziale e libera un pesce in segno di pietà e non violenza.  Belle collane di fiori ed auguri vengono elargiti agli sposi dai familiari, amici più prossimi e invitati: saranno loro stessi a versare l’acqua santa da una conchiglia sulle mani di lui e di lei.

Composizioni floreali artistiche

La presenza di bellissime composizioni floreali nei matrimoni thailandesi ha un motivo ben preciso: rappresentano l’augurio per un matrimonio prospero. I fiori sono presenti dai primi istanti preparatori della cerimonia fino alla fine dell’evento. Durante la processione “Khan Maak”, un rituale in cui lo sposo, la sua famiglia e gli amici offrono una dote per la sposa e la sua famiglia, i fiori sono ben visualizzati insieme con le offerte. La dote è presentata su una serie di vassoi decorati con foglie di banano e noci di betel, a rappresentare amicizia e buona volontà. Vassoi di frutta e dolci tradizionali thailandesi sono invece offerti alla sposa per simboleggiare ed augurare ricchezza, fortuna e fertilità. Un fiore, noto come ‘Dok Rak’, o Fiore dell’Amore, viene utilizzato per decorare ogni vassoio. I fiordalisi viola, invece, rappresentano l’eternità, mentre la calendula è anch’essa sinomino di prosperità per la nuova coppia. La Thailandia è conosciuta anche per le sue splendide ghirlande di fiori. Gli sposi le adageranno attorno al collo durante la Rod Nam Sung, il momento cruciale della cerimonia, ovvero quando tutti gli ospiti potranno benedire la coppia versando l’acqua sulle loro mani.

Gli abiti per le nozze

Elementi distintivi di un matrimonio tradizionale thailandese sono i bellissimi abiti indossati dalla sposa e lo sposo. In tutto il paese, l’abbigliamento riservato alle nozze riflette le tradizioni locali. L’abito da sposa assomiglia al formale costume nazionale thailandese che può essere indossato durante le benedizioni, i riti reali e le cerimonie. Di solito in seta, reso scintillante dagli inserti in oro ed argento, il vestito si compone di  camicetta, gonna avvolgente e scialle. I disegni più popolari sono il Boromphiman, Chakkri, e Dusit stile. Il Thai Boromphiman è altamente elegante: la camicia a maniche lunghe rende questa mise appropriata per una cerimonia formale, come il rito di benedizione. Lo stile Thai Chakkri è stato progettato con uno scialle adatto a coprire una singola spalla. La camicia di broccato presenta un ampio disegno del collo e delle maniche ed è comunemente utilizzata per il ricevimento serale. L’abbigliamento formale indossato dallo sposo è costituito da una camicia di seta thai che può essere indossata abbinandola con pantaloni tradizionali noti come Chong Kraben. La Thailandia vanta un gran numero di negozi specializzati in abbigliamento per matrimoni tradizionali, è possibile anche noleggiare gli abiti.

Matrimonio Tradizionale Lanna, Monfai, Chiang Mai

Una cerimonia di nozze tradizionale Lanna possiede elementi culturali tramandati da generazioni fin dal Regno Lanna, ovvero più di 300 anni fa. L’antico regno aveva una propria cultura, lingua e tradizioni con Chiang Mai come sua capitale. I matrimoni Lanna iniziano con una processione Khan Maak che è del tutto simile ai riti tradizionali in uso nelle altre regioni. Una dote, piante fiorite e fiori di banano sono recati presso la casa della sposa dallo sposo e dai suoi familiari. Una parte importante della cerimonia nuziale è la chiamata degli spiriti e legatura dei polsi degli sposi. Lo sciamano che presiede la cerimonia intonerà una preghiera nel dialetto locale Lanna per invocare gli spiriti guardiani e per benedire l’unione. Un altro rito viene poi eseguito per allontanare qualsiasi sfortuna prima che i parenti anziani si accingano a guidare gli sposi nella loro camera da letto. Monfai è una wedding planner house conosciuta per l’organizzazione di matrimoni tradizionali Lanna che includono la sfilata dello sposo, il rituale della benedizione ed il banchetto nuziale in stile Kantok. La sede si trova in una casa di legno in stile antico che offre, tra l’altro, uno splendido sfondo per il matrimonio tradizionale Lanna.

Pa Tan Rd., Tambon Pa Tang /Mueang district, Chiang Mai  www.monfai.com

Matrimonio Tradizionale Baba Yaya, Phuket

Ogni anno nel mese di giugno, il centro storico di Phuket celebra con gioia l’unione di coppie in un matrimonio tradizionale Baba Yaya, a cura dall’Associazione Peranakan. I Peranakan, noti anche come Baba-Nyonya, sono discendenti cinesi che hanno viaggiato per l’arcipelago malese prima di stabilirsi a Phuket tra il XV° ed il XVII° secolo. Tipicamente tenuto per una settimana, l’evento segue molte vecchie tradizioni. E’ molto simile ad un matrimonio tradizionale cinese: include la cerimonia del tè, musica cinese, distribuzione di dolci mentre all’esterno del tempio esplodono petardi e fuochi pirotecnici. Lo sposo è vestito con un abito in stile occidentale o smoking, la sposa è elegantemente vestita in abiti Baba-style. Una tunica lunga colorata copre una camicetta di pizzo bianco accompagnata da un coloratissimo sarong batik. Completano l’abbigliamento un copricapo d’oro e la collana. Le coppie che sono interessate a prendere parte alla vetrina culturale possono contattare l’Associazione Peranakan per una quotazione sul pacchetto di nozze all-inclusive che comprende abiti, make-up, acconciatura, fotografo ed alloggio.

Phuket Old Town, Mueang district, Phuket  www.phuketbaba.com

 

Arti e Mestieri thailandesi, squisite creazioni

Un altro, ottimo modo per sperimentare l’unicità della cultura thailandese è attraverso le storie raccontate per mezzo delle arti ed i mestieri. L’arte tradizionale Thai e l’artigianato sono una equilibrata combinazione di saggezza locale, competenze artigiane tramandate da generazioni, materiali locali ed il modo in cui l’identità e la cultura locale si riflettono nel lavoro finito. Sono una moltitudine i mestieri tradizionali thailandesi: dalla creazione di tessuti alle lacche, dai vimini al legno, dai gioielli alle sculture, dalle ceramiche alla creazione di essenze.  Le ispirazioni che hanno originato queste affascinanti attività sono spesso derivate ​​da esigenze familiari ed i materiali utilizzati differiscono di regione in regione. L’elegante design in porcellana delle ceramiche ‘Benjarong’ può essere incredibilmente dettagliato. Ogni set comprende un certo numero di diverse forme e dimensioni di piatti e ciotole, mettendo in luce la natura sofisticata della cultura gastronomica thailandese. Il vimini delicatamente intrecciato e altri prodotti provenienti dalla regione del nord-est del Regno evidenziano come il modo di vivere locale sia intrinsecamente legato all’agricoltura. I fornelli per cuocere, ad esempio, il riso glutinoso: cesti di bambù per la cottura a vapore ed i tessuti fatti a mano sono prodotti artigianali che i locali continuano ad usare e trasmettere alla generazione successiva. Un tempo, specialmente nel sud del paese, quando la televisione non esisteva ancora, i locali usavano intrattenere le famiglie con il teatro delle ombre e le marionette.  Oggi, molti fanno del loro meglio per mantenere in vita questa suggestiva performing art. I pupazzi sono qualcosa di più che semplici oggetti di scena, realizzati in pelle di buffalo rappresentano il cuore della storia locale. Come per gli altri aspetti della vita in Thailandia, il Buddismo ha una notevole influenza sull’ artigianato locale. Statue di Buddha a pitture murali richiedono non solo le abilità di un maestro artigiano, ma anche una vera comprensione e un’approfondita conoscenza della storia e delle credenze buddhiste.

Ban Rai Jai Suk, Chiang Mai

Ban Rai Jai Suk, tradotto letteralmente “fattoria della felicità”, è una casa di tessuti tradizionali, un museo vivente ed un centro di apprendimento. Lo scopo della creazione della fattoria era quello di spingere i tessitori ad essere orgogliosi delle proprie abilità e di incoraggiare la promozione dei loro prodotti artigianali. Il risultato fu la creazione di una rete di produzione e la formazione degli insegnanti che oggi comunicano le loro conoscenze alle nuove generazioni: così facendo quest’arte non andrà persa.  Le persone a Ban Rai Suk Jai sono desiderose di insegnare ai visitatori l’intero processo di tessitura, inclusa la tinta con colori naturali. Ban Rai Jai Suk organizza workshop su temi particolari come la creazione di bambole di stoffa e tintura. Chiunque abbia passione per i tessuti è più che benvenuto e può contattare in qualsiasi momento la fattoria per discutere dei propri interessi ed elaborare un programma di visita.

Tambon Ban Waen, Hang Dong district, Chiang Mai  www.tourismthailand.org

Ceramiche Dhanabadee, Lampang

Le ciotole in ceramica con un particolare disegno distintivo dalle sembianze di un pollo (Chicken Cèladon) sono da decenni un elemento familiare nelle cucine delle famiglie thailandesi. La produzione ha avuto origine a Lampang, quando l’antenato dell’attuale proprietario del negozio Dhanabadee Ceramics ha aperto una fabbrica. Oggi, Dhanabadee progetta e produce ciotole-pollo di diverse dimensioni, seguendo le stesse tecniche di produzione in voga un tempo e con l’ausilio delle nuove tecnologie. La fabbrica ha inoltre ampliato le collezioni di prodotti per includere utensili da cucina,decorazioni per la casa e regali. L’impianto è attivo da oltre 50 anni ed i forni utilizzati sono i più antichi di Lampang.

Tambon Phrabat, Mueang district, Lampang  www.dhanabadeeceramicmuseum.com

 

Terrecotte Sangkhalok, Sukhothai

Nella provincia di Sukhothai, così come nei distretti di Si Satchanalai e Sawankhalok, la terracotta Sangkhalok è spesso smaltata e decorata con squisiti motivi prima di essere cotta nei forni (localmente chiamati Tao Thuriang). A causa dell’ elevato contenuto di ferro nell’argilla, le ceramiche prodotte a Si Satchanalai e Sawankhalok sono considerate le più preziose. La terracotta Sangkhalok è disponibile in vari colori: bianco, marrone, nero e celadon. La vasta gamma di prodotti comprende piatti, ciotole, vasi, teiere, cucchiai, decorazioni per la casa e bambole. Questo antico mestiere è stato trasmesso da generazioni ed ha avuto inizio più di 700 anni fa, quando Sukhothai regnava sul territorio dell’odierna Thailandia. Il contenuto di diverse imbarcazioni naufragate indica chiaramente che queste ceramiche venivano commerciate con Giappone e Cina. La produzione è attiva presso diverse fabbriche ed i visitatori possono visitare il Museo Nazionale Sawankhaworanayok, a Sukhothai, per ammirare la delicatezza degli antichi Sangkhalok rinvenuti e recuperati dai relitti. Un altro spettacolo impressionante sono le centinaia di antichi forni Thuriang trovati nei villaggi di Pa Yang e Koh Noi a Si Satchanalai.

Sawankhalok and Si Satchanalai district, Sukhothai  www.tourismthailand.org/sukhothai

Porcellane Benjarong, Don Kai Dee, Samut Sakhon

Don Kai Dee è la destinazione ideale per i collezionisti che ammirano la grazia delle ceramiche Benjarong, il celebre smalto porcellanato a cinque colori. Gli artisti dipingono la porcellana con cinque colori primari – nero, verde, rosso, giallo e bianco; mescolandoli sapientemente sono in grado di creare una varietà di tonalità e sfumature. Storicamente Benjarong, prima di divenire noto durante il periodo di Ayutthaya, è stato utilizzato solo dai reali. I pezzi erano fabbricati su misura in Cina basati su disegni locali, motivo per il quale questa ceramica era molto costosa.  Una volta che gli artigiani thailandesi hanno imparato questa realizzazione in porcellana, Benjarong è diventato più accessibile. Il modello firmato Don Kai Dee è molto prezioso, spesso dipinto in pigmento color verde mare per simboleggiare la tradizione marinara di Samut Sakhon. Anche altri motivi, come fiori o animali, vengono oggi soventemente utilizzati. Queste porcellane lucide possono resistere secoli se correttamente conservate. Nel Villaggio Don Kai Dee i visitatori possono osservare gli artigiani al lavoro ed imparare il processo di creazione di Benjarong così come anche dipingere la propria creazione che sarà poi ultimata nel giro di 24 ore. Per l’alloggio, case in stile thailandese sparse nella natura del luogo sono disponibili.

Tambon Don Kai Dee, Krathum Ban district, Samut Sakhon  www.tourismthailand.org

I tappeti di Chantaboon, Ban Samet Ngam, Chantaburi

Il tappeto Chantaboon è stato a lungo una famosa produzione nazionale per i suoi modelli vivaci e, soprattutto, per la durata. Questa forma di tessitura delle stuoie ha continuato ad essere praticata per generazioni presso il villaggio Samet Ngam sulle rive del fiume Chantaboon. Qui la pianta acquatica che viene utilizzata per ricavare le fibre (Carice) cresce in abbondanza ed è nota per essere pesante e setosa. Originariamente impiegata solo per la pavimentazione e creazione di tappeti e stuoie, oggi viene utilizzata per la creazione di valigette, borse, scatole di tessuto e scarpe. Normalmente le signore del villaggio si riuniscono durante il loro tempo libero dalle faccende quotidiane presso il Samet Ngam Chantaboon Mat Handicraft Centre. Qui si dedicano alla tessitura delle carici essiccate e tinte in varie tonalità. In questo modo promuovono e preservano quesa particolare forma di artigianato locale. I turisti possono assistere a dimostrazioni di tessitura. Il centro è aperto solo nei giorni feriali dalle 8.30 alle 16:30.

Ban Samet Ngam, Tambon Nong Bua, Mueang district, Chanthaburi  www.tourismthailand.org

 

Il cappello tradizionale Ngob, Ban Nam Chiew, Trat

Ngob, un tradizionale cappello a tesa larga a base di foglie di palma, ha perso gran parte della sua popolarità. Eppure, proprio per la sua efficacia nel proteggere chi lo indossa dal sole e dalla pioggia, viene spesso utilizzato dagli agricoltori, fra cui quelli del villaggio di Nam Chiew a Trat. Qui, le donne sono esperte nel cucire i cappelli e continuano questa forma di artigianato per uso domestico e per vendere i loro prodotti come souvenir, copricapo o decorazione. Il Ngob di Nam Chiew è fatto da foglie di palma Nipa, che cresce in abbondanza lungo i canali salmastri della zona. Le foglie fresche vengono raccolte, poi cucite secondo il disegno, essiccate al sole fino a che diventano di colore marrone. Vengono infine rivestite con gommalacca. Questi cappelli sono disponibili in varie forme per assolvere a diversi compiti ed esigenze. Il raccordo interno per la testa è realizzato in bambù e può essere regolato per adattarsi a capi di tutte le dimensioni. Gli abitanti del villaggio insegneranno ai visitatori come fare un Ngob da zero, cominciando con la raccolta delle foglie, fino alla modellatura e cucitura. Le attività organizzate includono pesca, raccolta di frutta e conchiglie, passeggiate in mountain-bike, crociera nel canale e osservazione notturna delle lucciole.

Nam Chiew Village, Laem Ngob district, Trat  www.tourismthailand.org/trat

Award of Outstanding Performance: Tourist Attractions (Year: 2013 and 2015)

Le comunità rurali – Piacere Naturale

Per sperimentare l’autenticità della cultura autoctona, siete invitati a visitare le comunità locali per assaporare il modo thailandese tradizionale di vita ed ottenere una visione unica di una società basata in prevalenza sull’agricoltura. Da nord a sud, molte comunità hanno aperto I loro villaggi e le loro case ai visitatori e con orgoglio mostrano come vivere in simbiosi con la natura e l’agricoltura. Con il rapido cambiamento climatico globale, gli abitanti delle aree rurali stanno facendo del loro meglio per preservare i loro raccolti e i campi. Sanno che i prodotti biologici, non toccati da pesticidi, offrono colture di gran lunga migliori per qualità e sicurezza e coltivano I loro possedimenti in maniera biologica con i metodi agricoli tradizionali. Ogni comunità offre esperienze diverse e uniche ai suoi visitatori. Si può scegliere di conoscere meglio il lavoro dei coltivatori di riso, frutta e verdura, così come seguiire i locali durante le battute di pesca. Talvolta è possibile combinare due o più attività: semina del riso, coltura, raccolta e la pesca di frutti di mare o di altri tipi di vita marina. Gli ospiti avranno inoltre la possibilità di imparare a produrre alcuni dei prodotti più famosi della Thailandia, come lo zucchero di palma, I cracker di riso, le conserve di frutta, l’olio di sesamo pressato a freddo, oltre ai prodotti artigianali. Non c’è modo migliore per testimoniare e sperimentare lo stile di vita locale che visitare una comunità di villaggio.

Gli ospiti possono anche salire su carro agricolo motorizzato, “I-Tak”, per esplorare l’ambiente circostante. Ci sono poi sentieri nella giungla, grotte, cascate ed incredibili foreste di mangrovie da visitare sulle tipiche long-tail boat. La conclusione perfetta di una giornata altrettanto perfetta è certamente un pasto cucinato in casa con piatti a base di ingredienti genuini appena raccolti e preparati con cura per il vostro appagamento.

Mae Lana Village, Mae Hong Son

Il Villaggio di Mae Lana è immerso in una valle circondata da lussureggianti colline nel distretto di Pang Mapha, nella provincia di Mae Hong Son. Gli abitanti del villaggio aprono le loro case ai visitatori per far conoscere lo stile di vita etnico Thai. Questa comunità buddhista conserva il modo di vivere dei propri antenati: la coltivazione del riso è il loro sostentamento, mentre la foresta è il luogo dove possono trovare molto di ciò di cui hanno bisogno. Gli ospiti sono invitati ad aggregarsi alla comunità nei periodi di semina del riso ed imparare anche a produrre olio di sesamo in modo tradizionale. Il luogo si presta ad eccezionali trekking in montagna; la visita alle grotte, tra le più lunghe dell’Asia, è da non perdere.  Stalattiti, stalagmiti, fiumi sotterranei e varie creature attendono i più avventurosi lungo 12 km di percorsi. Dopo il trekking, niente può battere una sauna alle erbe medicinali Thai seguita da un corroborante massaggio tradizionale. Ogni mese viene celebrata una cerimonia buddhista o animista. Controllare il programma degli eventi prima di pianificare una visita.

Tambon Pang Mapha, Pang Mapha, Mae Hong Son  www.tourismthailand.org/maehongson

Pa Bong Pieng Village, Mae Chaem, Chiang Mai

In alto, sulla catena montuosa del Doi Inthanon nel distretto di Mae Chaem, Chiang Mai, le terrazze di riso si arrampicano lungo i ripidi pendii del Pa Bong Pieng, un villaggio di etnia Karen, aspettando di donarsi come meritata ricompensa a coloro che arrivano fin qui. Da luglio ai primi di dicembre, la stagione del riso annuale mostra uno scenario diverso ogni mese. Le colline diventano di un verde profondo in ottobre svelando contadini al lavoro con i setacci presso I canali che bordano I campi di riso. Le stesse colline diventano di color marrone dorato nel mese di novembre, all’inizio della stagione del raccolto. Questo piccolo villaggio di circa 10 famiglie offre soggiorni homestay e pasti tradizionali ai visitatori. Il tutto circondati da un ambiente naturale mozzafiato. Per raggiungere il villaggio si consiglia una jeep 4WD. Possibile anche arrivare in moto, ma la strada è percorribile solo da piloti esperti.

Tambon Chang Khoeng, Mae Chaem, Chiang Mai  www.tourismthailand.org/Chiangmai

Fattoria Organica Sampran Riverside, Nakhon Pathom

Sampran Riverside è una fattoria che svolge la sua attività da diversi decenni. L’attrazione turistica eco-culturale ha assunto un ruolo di primo piano nell’economia agricola della zona, fornendo alternative alimentari biologiche e salutari per i suoi clienti. I prodotti locali crescono su 14 acri di terra situata lungo le rive del fiume Ta Chin e sono una fondamentale fonte di cibo per i ristoranti locali. A causa della crescente domanda, gli agricoltori delle vicinanze sono stati incoraggiati ad aderire all’iniziativa agricola, nota come il “Modello Sampran”. Oltre a rifornire i ristoranti, gli agricoltori locali vendono i loro prodotti freschi durante il fine settimana presso il “Mercato Sukjai”ove gli astanti possono acquistare piatti pronti e ingredienti biologici direttamente dai contadini dalle 10.00 alle 17.00. Gli ospiti del resort, invece, potranno fare una breve gita in barca nei possedimenti dell’’azienda agricola biologica ed assaggiare frutta, verdure di stagione e tisane. Corsi di cucina e laboratori termali a base di erbe sono inoltre disponibili, sempre con ingredienti di produzione locale. Il complesso ricreativo di 67 acri comprende un resort, ristoranti, giardino botanico ed il villaggio culturale.

KM 32 Phetchakasem Rd., Sampran, Nakhon Pathom

www.sampranriverside.com  Award of Excellence: Tourist Attractions (Year: 2008, 2013, and 2015)

Bang Phalp Village, Samut Songkhram

La visita al Bang Phalp Village è una valida escursione giornaliera che può essere effettuata direttamente da Bangkok. Questa comunità promuove l’agricoltura priva di sostanze chimiche ed è al contempo un Progetto Reale di economia autosufficiente promosso da Re Bhumibhol. I loro frutti, in particolare pomelo, rosa mela, mango e noci di cocco, sono molto richiesti. Il villaggio dispone di una vasta gamma di attività turistiche che ruotano ovviamente attorno all’agricoltura biologica. E’ possibile esplorare i frutteti e gli orti a piedi o in bicicletta. Durante la visita, gli ospiti possono apprendere varie tecniche di agricoltura biologica, il processo di creazione di fertilizzanti organici, produzione di zucchero di palma e conservazione della frutta. Inoltre, Ban Phya Sor è una visita perfetta per coloro che sono interessati alla musica classica thailandese. La pesca ai gamberi nel locale canale è un’altra esperienza divertente e da non perdere. I turisti in cerca di scambio culturale e di un posto tranquillo, possono optare per il soggiorno di una notte a casa di una famiglia locale per poi svegliarsi presto al mattino e fare l’elemosina ai monaci in cambio della loro benedizione.

Moo 4, Tambon Bang Phrom, Bang Konthee, Samut Songkhram

Award of Excellence: Tourist Attractions (Year: 2008, 2010, 2013, and 2015)

Il Canale Maha Sawat, Nakhon Pathom

Khlong Maha Sawat è famoso per I suoi pittoreschi fiori di loto rosa. Il canale è stato originariamente scavato durante il regno del re Rama IV, per abbreviare il viaggio da Bangkok verso il Phra Pathom Chedi, la più grande pagoda sacra del sud-est asiatico, situata nella provincia di Nakhon Pathom. Nel corso degli ultimi 150 anni, le comunità locali si sono sviluppate lungo le rive dei canali praticando l’agricoltura come unico mezzo di sostentamento. Oggi, i visitatori possono effetuare una crociera in barca di 2-3 ore lungo il canale e fare diverse fermate lungo il tragitto. Piccole imbarcazioni e guide turistiche sono lì pronte per salutare i visitatori e portarli a vedere i loti in fiore. Il momento migliore per andare è al mattino presto, quando gli abitanti del villaggio pagaiano lungo la riva per raccogliere i fiori di loto. Il tour include una sosta presso l’impianto locale di trasformazione alimentare, dove è possibile fare shopping, imparare a fare uova salate, riso croccante e frutta essiccata al sole. Disponibile anche la visita presso una fattoria ove si coltivano bellissime orchidee.

Tambon Maha Sawat, Phuttamonthon, Nakhon Pathom

Salakkok Village, Koh Chang

Situato alla fine della Salakkok Bay, sulla costa sud-orientale dell’isola di Koh Chang, Salakkok Village offre ai turisti l’opportunità di sperimentare lo stile di vita peculiare di un villaggio di pescatori e di esplorare la ricchezza della vicina foresta di mangrovie. I visitatori alla ricerca di una fuga romantica possono approfittare di una cena al tramonto preparata dagli abitanti del villaggio: navigando su una piccola barca tradizionale, nota come Rua Mad, vengono serviti frutti di mare freschissimi e vino bianco ghiacciato. Una guida locale controlla la barca dalla parte posteriore e conduce i turisti in un tour nella foresta di mangrovie incontaminata, passando le case degli abitanti del villaggio costruito su palafitte, prima di dirigersi verso il mare aperto per ammirare il tramonto. Dopo essere sbarcati, un gruppo di giovani locali esegue una danza tipica thailandese. Altra attività divertente è il kayaking all’interno della foresta di mangrovie.

Tambon Koh Chang Tai, Koh Chang, Trat  www.tourismthailand.org/trat

Le spiagge e le isole thailandesi, espandi I tuoi orizzonti

Remare in canoa sull’acqua limpida dentro il mondo segreto di una grotta nascosta; immergersi in un regno sottomarino esotico ricco di piante e animali acquatici; navigare in mare a bordo di una barca a vela; visitare i villaggi tradizionali dei pescatori; esplorare la flora e la fauna…o semplicemente sdraiarsi sotto il sole su una spiaggia bianca. Le opportunità di vivere un’esperienza ai tropici sul mare in Thailandia sono straordinariamente ricche e varie, spettacolari e serene. Con 2,500 chilometri di linea costiera, la Thailandia offre una profusione di spiagge sabbiose, baie, insenature e isole idilliache; ciò permette di avere a disposizione per le tue vacanze al sole una gamma di soluzioni praticamente illimitata. Dalle isole del Sud, Phuket e Samui, destinazioni balneari rinomate a livello mondiale che vantano spiagge bellissime e alloggi lussuosi, a un parco divertimenti come Pattaya oppure il classico ritiro per la famiglia come Hua Hin, con tutte queste opportunità potrai scegliere il tipo di spiaggia che desideri. Ad integrare la bellezza di queste località ci sono gli arcipelaghi prospicienti dove scogli imponenti, grotte e parchi marini ti lasceranno senza fiato. Se stai cercando invece l’isolamento, avrai comunque la possibilità di allontanarti dai soliti percorsi e scoprire spiagge tipiche fuori dalle rotte del turismo di massa: ti doneranno la sensazione di essere il primo a mettervi piede. Questa varietà orografica si accorda meravigliosamente con le differenze di ambiente e di stile richiesti da chi trascorre una vacanza sul litorale. Ogni località ha la propria caratteristica distintiva, sia che la scelta cada su un’impresa avventurosa, una festa divertente o un pigro rifugiarsi in un sereno paradiso tropicale. Il sogno che ciascuno ha di un posto perfetto per divertirsi sarà stupendamente esaudito mentre ciò che invece rimane costante è il sole che splende tutto l’anno. Oltre alle bellezze incomparabili di natura, spiagge e isole thailandesi sono le comodità e i servizi di classe superiore che fanno la differenza. L’alloggio rappresenta soventemente un tocco di classe, sia per la qualità che per la varietà. Si può scegliere qualsiasi opzione, sia un complesso turistico a 5 stelle, insuperabili dal punto di vista del lusso, al fascino semplice dei bungalow davanti al mare: potrai alloggiare ovunque tu lo desideri qualsiasi sia il budget a tua disposizione. Potrai poi aggiungere alla vacanza tropicale trattamenti in un centro benessere per rilassarti e ringiovanire il corpo e la mente; attività sportive, dal diving alla navigazione in yacht o a vela, giocare a golf in alcuni dei green più belli d’Asia e non solo. Ti aspettano splendide cene che includono piatti di pesce e frutti di mare freschissimi per i quali la Thailandia è famosa. Infine, qualsiasi spiaggia o isola tu scelga, troverai sempre la leggendaria ospitalità del popolo thailandese.

Attività in spiaggia

Per la vostra giornata di relax in una spiaggia locale il massaggio rappresenta sempre una buona scelta; un terapista professionale vi donerà un trattamento rilassante e rigenerante direttamente sulla riva. Questo è solo uno dei modi per godere del vostro tempo al mare. Le spiagge nei pressi delle quali sono disponibili massaggi e centri termali sono innumerevoli in Thailandia. Le opzioni vanno dalle manipolazioni dei terapisti locali freelance ai saloni per massaggi, dai trattamenti di lusso in un centro benessere ad un massaggio praticato direttamente nella vostra camera d’albergo. Un altro buon modo per godersi il tempo in spiaggia è banchettando a base di pesce: è sempre freschissimo e le scelta spazia dal venditore ambulante al ristorante raffinato. Sono molti gli esercizi ove il pesce ed i crostacei vengono mantenuti vivi in apposite vasche per garantirne la freschezza. Se il vostro alloggio dispone di cucina o  barbecue, è un’ottima e conveniente esperienza visitare al mattino presto un villaggio di pescatori o un molo per acquistare il pescato del giorno. Una nota simpatica. In spiaggia spesso può accadere di cambiare il proprio look. Come? Su diversi lidi è attivo un servizio di parrucchiere. E’ molto popolare soprattutto tra i più giovani farsi applicare estensioni dreadlock sul capo. In meno di un’ora, si può ottenere un look completamente nuovo.

Arrampicata su roccia ed immersioni

Il Sud della Thailandia offre diversi siti di superba bellezza per i rocciatori ed i subacquei. Le rocce carsiche con sullo sfondo il turchese del mare sono luoghi ideali per un’esperienza d’arrampicata di classe mondiale.  Krabi, Phang Nga e Trang, sulla costa delle Andamane, sono i luoghi migliori per la pratica di questi sport.  Il primo sito ad essere conosciuto a livello internazionale è stato Railay Bay, a Krabi, ma ora centinaia di altri percorsi sono stati sviluppati su rocce di altre spiagge e isole: Tonsai ed Ao Nang a Krabi; Yao Noi Island a Phang-nga e Koh Lao Liang a Trang sono tutti i paradisi per scalatori esperti, mentre i principianti troveranno solo un paio di rocce da scalare. Le Phi Phi Islands offrono percorsi più facili. Anche i subacquei andranno in estasi sulla costa delle Andamane. Classificati tra i migliori siti di immersione in Asia troviamo Hin Daeng (Red Rock) e Hin Muang (Violet Rock) al largo della costa di Krabi e Trang. Poi, ci sono le Isole Similan (tra I primi 10 siti di immersione al mondo) e Richelieu Rock nelle isole Surin. Sott’acqua superbe barriere coralline, profondi dirupi, relitti, pareti, caverne, pinnacoli, montagne sottomarine e tanto, tanto pesce fra cui mante giganti, tartarughe e squali balena.

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Pranburi Estuary, Prachuap Khiri Khan

Pak Nam Pran, o Estuario di Pranburi, è posizionato a soli 30 km dalla rinomata località balneare di Hua Hin. Possiede un lungomare che si estende per 7 km ed una strada che lo costeggia per tutta la sua lunghezza. Il Pranburi Forest Park, dove il fiume Pranburi sfocia nel Golfo di Thailandia, a Khao Kalok, si adatta a coloro che cercano una vacanza tranquilla. Il fronte mare è costellato di boutique resort, case per vacanze, villaggi di pescatori e ristoranti di pesce locali mentre il parco nella foresta merita forse più di una visita. Una passerella di legno si snoda attraverso la fitta foresta di mangrovie per un chilometro e termina in un boschetto di pini costieri. Di fronte solo la spiaggia. I visitatori possono anche effettuare piccole crociere nei canali attraverso uno splendido scenario di mangrovie, villaggi di pescatori, piantagioni di ananas e templi. Vari tipi di uccelli possono essere avvistati nelle prime ore del mattino o alla sera. Gli amanti dei prodotti ittici non possono perdere il mercato del pescato giornaliero e dei prodotti fatti essiccare al sole.

Pranburi, Prachuap Khiri Khan  www.tourismthailand.org/prachuapkhirikhan

Yao Noi Island, Phang-nga

Koh Yao Noi, una tranquilla isoletta della baia di Phang-nga e situata a metà strada tra Phuket e Krabi, è sede di una comunità che ha conservato il suo tradizionale stile di vita nonostante la rapida crescita del turismo nell’area. Pesca, estrazione del caucciù ed agricoltura sono ancora alla base del loro sostentamento mentre le secolari pratiche religiose sono tutt’oggi rigorosamente seguite. Per mantenere intatte le uniche risorse naturali la gente che vive quì è totalmente orientata alla promozione sostenibile dell’ambiente e del proprio mare. La comunità ha sviluppato programmi di turismo eco-compatibile e homestays per condividere le proprie storie con i turisti interessati alla vita degli isolani. I programmi vanno da uno a tre notti. Gli abitanti dei villaggi mostreranno agli ospiti tutta l’isola – portandoli a vedere gli allevamenti per i pesci ed i crostacei, le aziende agricole, le piantagioni di gomma e le risaie galleggianti sul mare.  La pesca al calamaro di notte è un’altra divertente attività offerta. I turisti possono anche imparare a cucinare dolci locali, fare batik e  tecniche di tintura del tessuto con colori naturali.

Yao Noi Island, Koh Yao district, Phang-nga  www.tourismthailand.org/phangnga

Mercati Galleggianti, sperimenta la vita lungo I fiumi

I corsi d’acqua una volta erano di vitale importanza per il commercio e il trasporto in Thailandia. Le comunità si sono da sempre sviluppate lungo le rive di fiumi e affluenti. Il rapido sviluppo di ampie reti stradali negli ultimi decenni, ha posto fine all’era della barca e molti dei mercati lungo le rive sono scomparsi. Ora, però, molti mercati galleggianti sono stati rivitalizzati in più punti, soprattutto nella pianura centrale, per ricreare l’atmosfera di un tempo e come vetrina per i prodotti locali. Crediamo sia importante una volta giunti in Thailandia, visitare almeno un mercato galleggiante in quanto rappresenta un’occasione unica per addentrarsi nell’antico, tradizionale stile di vita. Si scoprono così le varietà di prodotti che i thailandesi consumano e, soprattutto, i loro usi e costumi. Alcuni hanno luogo solo durante il week-end, altri in alcune particolari giornate o in funzione delle fasi lunari, altri invece si animano tutti i giorni dell’anno, talvolta da tempo immemorabile. Le immagini, i suoni, la gamma di prodotti e gli odori creano un’atmosfera davvero unica e rappresentano un’esperienza tipica che si può vivere solo nel nostro Paese.

E’ la deliziosa vista di frutta esotica, verdura e prelibatezze locali vendute perlopiù da donnine anziane nelle loro piccole barche a fare la differenza. Una visita a uno di questi mercati vi porterà indietro nel tempo a quando il fiume era ancora tutto un trambusto: i canali sono congestionati da canoe e barche cariche di frutta e verdura, cibo appena cucinato, dolci e bevande che si possono acquistare direttamente dall’acqua! I mercati galleggianti si trovano un po’ ovunque ma i più belli e famosi si concentrano nelle province di Samut Songkram e Ratchaburi, nella regione centrale della Thailandia. Fatevi tentare da un tour in barca per esplorare i numerosi canali ed osservare così il modo tradizionale thailandese di vivere lungo i corsi d’acqua.

Mercato Galleggiante di Amphawa, Samut Songkhram

Si trova nella provincia di Samut Songkram. E’ un luogo delizioso e dal fascino unico in cui la vita dei locali e dei numerosi venditori ambulanti si svolge prevalentemente sulle barche che offrono bevande, prodotti freschi e piatti cucinati a base di pesce e frutti di mare. Le abitazioni sono di vari stili, spesso antico e contemporaneo si fondono assieme sulle rive del canale. Molte case sono state trasformate in ristoranti e negozi sempre piuttosto affollati, soprattutto nel tardo pomeriggio. Al tramonto le botteghe illuminate dalle luci al neon colorate rendono questo luogo ancora più attraente. I turisti si lasciano incantare volentieri dall’atmosfera accogliente e dalla banda musicale dei membri della comunità. Gite in barca per vedere le lucciole sono un’attività molto popolare. Il momento migliore per la visita è durante la stagione delle piogge, da maggio a ottobre e durante le notti di luna calante. Il viaggio dura circa un’ora. Orario di apertura: dalle 14.00 alle 21.00. Sono disponibili alloggi in stile guesthouse.

Tambon Amphawa, Amphawa district, Samut Songkhram  www.tourismthailand.org

Mercato Galleggiante Tha-Ka, Samut Songkhram

Diversamente dal vicino mercato galleggiante di Amphawa, Tha-ka è relativamente piccolo e meno vivace. E’ utilizzato in prevalenza dai locali che con le loro barche a remi piene di prodotti alimentari arrivano direttamente al mercato dalle loro fattorie. Si tratta di un mercato mattutino, apre alle 07:00 circa e chiude a mezzogiorno. E’ aperto il 2 °, 7 ° e 12 ° giorno di luna crescente e luna calante del calendario lunare Thai, così come durante il fine settimana. I visitatori possono imparare qui a produrre lo zucchero di palma o fare una gita in barca lungo i canali delimitati da rigogliose piantagioni: una finestra sulle comunità e la vita degli agricoltori.

Tambon Thaka, Amphawa district, Samut Songkhram  www.tourismthailand.org

Mercato Galleggiante di Damnoen Saduak, Ratchaburi

Situato a 110km ad ovest di Bangkok, è un posto davvero affascinante specialmente per coloro che desiderano conoscere uno stile antico e un modo tradizionale di vendere e comprare frutta, verdura e altre merci tra le barche.  Si può prendere un autobus dalla stazione sud di Bangkok per la provincia di Ratchaburi, distante 80 km da Bangkok. Dal capolinea del bus si può raggiungere il mercato camminando sul passaggio pedonale oppure utilizzando una barca dal porto. Durante il tragitto, è possibile ammirare le case tradizionali ed il modo di vivere e di viaggiare sulle barche dei locali. Mentre i “klong” o i canali del mercato sono colmi di barche cariche di prodotti freschi; alcune rimangono parcheggiate ed altre, in genere condotte da donne, sono sempre pronte a fermarsi per contrattare con i turisti appena notato il loro interesse.  Questo luogo è coloratissimo, rumoroso e turistico ma, nel frattempo, rappresenta un divertimento unico.  Frutteti, case tradizionali e attività della gente del posto sono aspetti decisamente interessanti da osservare lungo il tragitto sulle barche a coda lunga (long tail boats) verso il mercato galleggiante. Orario di apertura: dalle 07.00 alle 11.00

Damnoen Saduak district, Ratchaburi  www.tourismthailand.org/Ratchaburi

Mercato Galleggiante Klong Lat Mayom, Bangkok

Immerso nei frutteti, situato nella periferia occidentale di Bangkok, il mercato galleggiante di Khlong Lat Mayom regala la sensazione autentica di un mercato locale. Aperto nei fine settimana dalle 9:00 alle 16:00, il mercato presenta davvero tanto cibo, tra cui prodotti appena cucinati sulle cucine galleggianti e nelle bancarelle dal tetto di paglia di solito poste sulla riva del fiume. Il tratto di passerella che si estende oltre la sezione principale del mercato conduce in frutteti ombrosi che rendono molto bella la passeggiata. Una crociera lungo la rete dei canali è possibile sia con le barche a fondo piatto che con quelle a coda lunga. Alloggi in stile homestay sono disponibili per coloro che vogliono allontanarsi dal caos della città per una o più notti.

Bang Ramat Alley, Taling Chan, Bangkok  www.tourismthailand.org

Mercati Notturni e Walking Street – la festa dello shopping

Indubbiamente, lo shopping occupa un’importante spazio nell’agenda di ogni visitatore in Thailandia. Soprattutto quando si combina con lo street food e con i luoghi ove rilassarsi la sera. I mercati notturni sono per questi motivi assolutamente da non perdere: una volta tramontato il sole spesso in Thailandia le strade vengono chiuse al traffico e diventano delle perfette isole pedonali per passeggiare piacevolmente. Cibo, souvenirs, artisti di strada, artigiani, specialità locali, decorazioni per la casa sono le principali attrazioni e prodotti disponibili.

Quando le gambe cominciano a chiedere una tregua ci sono molti caffè e bar per sostare, rinfrescarsi con una bibita e condividere con i propri compagni di viaggio l’esperienza. Khao San Road, a Bangkok, è largamente nota ed apprezzata dai visitatori ma, se si va a nord, la Tha Phae Walking Street di Chiang Mai è un must come la maggior parte dei suoi raffinati prodotti. Un altro mercato notturno del nord del Paese in esponenziale aumento di fama è Lampang. Anche le località balneari come Hua Hin, Koh Samui e Phuket hanno anche le proprie Walking Street ove si vendono prodotti in stile meridionale e dove risalta subito all’occhio l’abbondanza di frutti di mare.

Tha Phae Walking Street, Chiang Mai

Tra i molti mercati notturni della città, il Tha Phae Walking Street situato all’interno della mura della città vecchia, è il più lungo ed antico. Si estende su 1 km dal Tha Phae Gate giù per la Ratchadamneon Road verso il Tempio Phra Singh. E ‘aperto solo la domenica, da qui il suo soprannome, “Domenica di Mercato”, dalle 16:00 fino a mezzanotte. Il mercato è una vera vetrina d’arte e dell’artigianato del Nord: manufatti in seta, argento, legno, carta, vetro, ceramica sono sempre disponibili. Accanto alle produzioni standard molti oggetti sono fatti a mano in stile tradizionale o contemporaneo da artisti professionisti, dilettanti e studenti. Artisti di strada e burattinai, vivacizzano l’atmosfera della strada ed abili ritrattisti sono in grado di fornirvi un dipinto in pochi minuti. Immancabili ristoranti, caffè, bar di vari stili e bancarelle che vendono prelibatezze locali.

Ratchadamneon Rd., Mueang district, Chiang Mai  www.tourismchiangmai.org

Kad Kong Ta Walking Street, Lampang

Kad Kong Ta era una volta un porto molto trafficato situato lungo le rive del fiume Wang, il più importante gateway commerciale del nord del Paese. Il mercato è oggi comunemente noto come Talat Jeen, o mercato cinese. Kad Kong Ta è molto ben mantenuto: la zona è circondata da secolari edifici in stile coloniale e case-negozio in legno, eredità del glorioso passato. Qui potrete acquistare vestiti, borse, scarpe, accessori, e artigianato, tra cui le ceramiche, i prodotti più famosi di Lampang. La strada è aperta ai pedoni nei fine settimana dalle 18:00 alle 22:00.

Talad Kao Rd., Mueang district, Lampang  www.tourismthailand.org/lampang

Hua Hin Night Market, Prachuap Khiri Khan

Il mercato notturno di Hua Hin si trova all’incrocio tra Phetchakasem Road e Dechanuchit Road, va assolutamente visitato se ci si trova nella downtown area. Lungo un tratto di circa 300 metri sono aperte al pubblico dalla prima serata fino a mezzanotte centinaia di bancarelle, alcune delle quali, quelle alimentari, rimangono aperte fino all’alba. Il mercato è molto famoso per il cibo ma è anche un buon posto per fare acquisti di vestiti e souvenir.

Entrambi i lati della strada sono pieni di una grande varietà di cibi deliziosi: che si tratti di snack, dolci, frutti di mare freschi o pesce cucinato e servito caldo dalle cucine poste a lato strada. I fine settimana Hua Hin è affollata anche da turisti locali e l’offerta di cibo si arricchisce della presenza di vari ristoranti ove scegliere ciò che più si adatta ai vostri gusti.

Dechanuchit Rd., Hua Hin, Prachuap Khiri Khan  www.tourismthailand.org/prachuapkhirikhan

Khao San Road, Bangkok

Khao San Road, un tempo la principale area commerciale per il riso a Bangkok, ha negli ultimi anni accresciuto la propria fama tra i backpackers. Questo breve striscia di strada situata vicino al fiume Chao Phraya, il Grand Palace, e quindi non lontano dal centro storico della Capitale è un susseguirsi di pensioni ed alberghi di categoria modesta e ristoranti che servono specialità culinarie provenienti da tutto il pianeta! Ed inoltre bar, saloni per massaggi, sarti, banche, farmacie, agenzie di viaggio, lavanderie, librerie e praticamente qualsiasi altra cosa potrete immaginare. I negozi sono aperti durante il giorno, ma la strada si anima davvero dopo il tramonto. Recentemente, Khao San Road ha visto l’apertura di alberghi di gamma medio-alta, eleganti bar e ristoranti e, a causa della sua popolarità, anche le strade vicine come Soi Rambuttri, Phra Athit Road e Sam Sen si sono abbellite e sviluppate. Tutta l’area risulta particolarmente piacevole e facilmente raggiungibile.

Khao San Rd., Phra Nakhon, Bangkok  www.tourismthailand.org

Bo Phut Walking Street, Koh Samui

Situata sulla costa settentrionale dell’isola di Samui, Bo Phut è una spiaggia tranquilla, perfetta per rilassarsi.  Ogni venerdi sera, però, la località si anima. Dalle 17:30 fino alle 23:00 apre la locale walking street. Qui, potrete godere di una miriade di specialità locali salate e dolci come satay, roti, mango e riso appiccicoso, calamari alla griglia e frullati di frutta. Ci sono anche bancarelle che preparano ottimi cocktail e molti ristoranti alla moda, bar, caffetterie e negozi. Gli amanti dello shopping rimarranno affascinati dalla fattura delle produzioni locali: abiti, souvenir e decorazioni per la casa.

Bo Phut Beach, Samui Island, Surat Thani  www.tourismthailand.org/koh-samui

Lat Yai Walking Street, Phuket

Lat Yai (che significa grande mercato), è anche la Walking Street di Phuket.  E’ situata nel centro storico della città, sulla strada Thalang. Il centro di Phuket Town è davvero molto affascinante. Con la recente ristrutturazione di gran parte dei tipici edifici in stile sino-portoghese, l’interramento dei fili elettrici ed il nuovo decoro urbano la città sembra essere tornata agli antichi splendori. Ci sono santuari cinesi, musei, palazzi e vecchi alberghi da visitare.

Alcune delle antiche residenze regali sono anche state trasformate in caffetterie, banche e uffici postali. Lat Yai ha luogo solo la domenica ed il mercato rimane aperto dalle 16:00 alle 22:00. Attrazione principale rimane naturalmente il cibo: tra snack come gnocchi, torte di fagioli, pesce e piatti thailandesi tradizionali si trova regolarmente anche cibo occidentale come hamburger, pizze e dolci. Lungo il percorso sono state sistemate delle panchine ove soffermarsi per mangiare o semplicemente osservare il trambusto. Artisti si strada e musicisti aggiungono suoni e colori al mercato.

Thalang Rd., Mueang district, Phuket  www.tourismthailand.org/phuket

 

Mezzi di trasporto thailandesi, un viaggio nel tempo

Girare per le città con I mezzi locali di trasporto è un ottimo modo per connettersi con le persone e sperimentare l’autenticità di certi luoghi.  Talvolta può sembrare impossibile, ad esempio durante le ore di punta, muoversi a Bangkok. Ci sono però alcune modalità di trasporto che i visitatori devono sperimentare. Le agili macchine motorizzate da trasporto a tre ruote note come tuk-tuk sono i simboli non ufficiali della Thailandia e si possono facilmente identificare non solo dall’aspetto, ma anche dal rumore che producono lungo le strade della maggior parte delle città. Dai turisti viene considerato un pittoresco mezzo di comunicazione, ma talvolta è di essenziale importanza per il trasporto locale di persone e materiali da consumo e la contrattazione sul prezzo è solo una parte dell’esperienza. Altri modi di trasporto altamente raccomandati a Bangkok sono i battelli fluviali ed i traghetti. Il fiume Chao Phraya attraversa il cuore ed il centro di Bangkok e ci sono numerose corse che potranno condurvi praticamente ovunque evitando il traffico. Disponibili anche i taxi d’acqua e le barche long-tail a noleggio. Viaggiare in traghetto lungo il fiume permette inoltre ai visitatori di godere di una prospettiva della Capitale molto diversa dall’usuale.  Se si preferisce rimanere sulla terra, altri modi comodi e rapidi per muoversi in città sono lo Skytrain (BTS) e la metropolitana (MRT). Altri mezzi di trasporto utilizzati dalla gente del posto per gli spostamenti quotidiani includono moto- taxi, autobus pubblici e navette. Fuori Bangkok, alcune modalità di trasporto locali derivano dai veicoli normalmente utilizzati in agricoltura.  In alcune province del nord-est, gli abitanti modificano i loro trattori agricoli o le motozappe per utilizzarli come mezzo di trasporto. Lampang è l’unica provincia in Thailandia ove ancora si utilizzano carrozze trainate da cavalli ed un tour in carrozza per la città è un’esperienza unica.

Lampang Horse Carriage e Sukhothai Pigpen Bus

Carrozze di Lampang. La città settentrionale di Lampang è l’unico luogo in Thailandia che offre ai visitatori un tour della città a bordo di una carrozza tradizionale trainata da cavalli. Prima dell’arrivo delle automobili, questo era considerato il modo più veloce di trasporto comunemente usato nelle grandi città.  A Lampang le carrozze trainate da cavalli servono come taxi locali. Offrono trasporto di passeggeri da e per la stazione ferroviaria, da e per gli ospedali oltre al trasporto delle merci. Per i visitatori queste carrozze trainate da cavalli rimangono un elemento iconico della provincia. La carrozza è un modo divertente per girare e per godere delle bellezze che la città ha da offrire. Le corse effettuabili sono molteplici ed i mezzi noleggiabili anche ad ore.

Lampang City www.tourismthailand.org/lampang

Pigpen Bus a  Sukhothai

Il quartiere Kongkailas, nella provincia di Sukhothai, offre ai turisti un modo unico per andare in giro a bordo di un particolare mini-bus. Grazie alla sua forma ed alla struttura in legno, questo mezzo una volta era utilizzato per il trasporto di merci nella provincia di Phitsanulok. Oggi serve come mezzo di trasporto pubblico per locali e turisti. I visitatori possono anche utilizzarne uno nel parco storico di Sukhothai.

Kongkailas district in Sukhothai Province.  www.tourismthailand.org/sukhothai

Tuk Tuk & Chao Praya Tourist Boat

Traghetti sul Chao Praya

Il giro in barca lungo il fiume Chao Phraya è una grande alternativa per esplorare la Capitale. I pendolari usano questo tipo di trasporto regolarmente per evitare la congestione del traffico stradale e godere al contempo di una brezza rinfrescante. Il Chao Praya Express Boat è una modalità comoda di trasporto per i visitatori e permette di ammirare Bangkok da una nuova prospettiva. La vita lungo il fiume è ancora vivace: sono molte le abitazioni in stile antico, templi, chiese, edifici commerciali ed ospedali su entrambi i lati del fiume e si può solo immaginare come fosse la vita quando il Chao Phraya rappresentava la principale arteria di trasporto non solo per la città, ma per il regno. Un biglietto di un giorno consente un illimitato numero di corse. Ci sono otto porti fluviali che danno accesso alle molteplici attrazioni turistiche della Capitale: a partire da Sathorn Pier fino a Phra Arthit Pier. I turisti possono liberamente salire e scendere in qualsiasi molo per esplorare i quartieri circostanti. Le barche operano tutti i giorni dalle 9:30 alle 16:00.

www.chaophrayaexpressboat.com

 

Tuk-Tuk

Che voi scegliate di fare un percorso più turistico o qualcosa di originale e meno scontato, ci sono alcune cose alle quali in Thailandia è molto difficile sfuggire ed una corsa in Tuk Tuk è sicuramente da annoverare tra i must della destinazione. Questi mezzi di trasporto sono taxi a tre ruote ed il fascino che essi esercitano nei confronti dei visitatori deriva sia dalle fattezze pittoresche dei veicoli che vengono decorati in modo particolarmente originale, sia dal brivido soft-adventure che provano i viaggiatori che vi salgono a bordo. Il nome deriva dal rumore prodotto dal motore ai regimi minimi, in effetti si tratta di un mezzo più simile ad una motocicletta che non ad un’automobile; non ha un volante ma un manubrio! I Tuk Tuk sono divertenti per spostarsi velocemente da un luogo all’altro della città ed i conducenti, spesso dei veri e propri “personaggi”, sono in grado di districarsi abilmente nel traffico caotico di Bangkok e scorrazzare in lungo ed in largo per la città ad una velocità difficilmente immaginabile. Capelli al vento, mani saldamente ancorate alla sporgenza più affidabile: sentirete davvero di essere arrivati in Thailandia solamente dopo esserci saliti.

Skylab Tuk Tuk and I-Tract

The Skylab Tuk Tuk

Lo Skylab Tuk Tuk è un’invenzione locale della provincia di Udon Thani ed è ampiamente utilizzato in tutto l’ I-saan, la regione nord-orientale della Thailandia. Il veicolo è un tipo di rickshaw semi-automatico dotato di un motore motociclistico. Originariamente era impiegato per scopi agricoli ma le caratteristiche di efficienza, flessibilità e riduzione dei costi lo rendevano adatto anche al trasporto di passeggeri. Due file di sedili sono montati nella parte posteriore con una capacità di trasporto tra i 500 ed i 1.000 chilogrammi, il che può significare fino a 16/18 passeggeri.  Skylab Tuk Tuk è ormai diventato un’attività “da provare” per i visitatori di Udon Thani e di altre province dell’ I-saan.

I-Tract

E’ una sorta di evoluzione del carretto motorizzato che gli agricoltori utilizzano per il trasporto di colture e prodotti agricoli. Il trattore è controllato da un giogo piuttosto che da un volante. Il suono del suo motore, ‘Track-Track’, è ormai sinonimo del nome del veicolo. L’I-Tract è comunemente usato nelle zone orientali del Paese ed a volte per trasportare i turisti attraverso terreni accidentati o campi di riso.

Tuk Tuk Hua Kob

ll ‘Tuk Tuk Hua Kob’ è un altro tipo di risciò a motore, ben noto nella provincia di Trang. Il termine “Hua Kob” significa “testa di rana” in thailandese e si riferisce all’aspetto del veicolo. Il mezzo è simile al classico Tuk Tuk che troviamo a Bangkok e adattato da un mini-camion di provenienza nipponica. Il Tuk Tuk Hua Kob è arrivato a Trang nel 1966 ed è stato un modo comune di trasporto per la gente del posto nel corso degli ultimi 50 anni. La sua capacità massima è di cinque persone. Sebbene il numero di Tuk Tuk Hua Kob siano in calo e ne rimangano meno di 200, i visitatori possono ancora trovare nel centro di Trang un servizio taxi effettuato con questi simpatici mezzi. In verità sono organizzati in loco una serie di City Tours verso le principali attrazioni: il fiume Trang presso il porto cinese, Tempio Kew Ong Yah, statua di Lord Ratsada Nupradit Mahisorn Pakdi, edifici sino-portoghesi, fabbriche di gomma, Santuario Tham Kong Yia San, Torre dell’Orologio, Cultural Square, Khun Chuan Leekpai Residence e la biblioteca curata da Sua Maestà la Regina Sirikit, National Archives.

Tourism Authority of Thailand, Trang Office  www.tourismthailand.org/trang

Gastronomia

La cucina thai, insieme alla giapponese e alla cinese, è una delle tre massime espressioni gastronomiche dell’Oriente. Il suo riso profumatissimo e i preziosi prodotti del mare, i migliori ingredienti esotici che abbondano nei mercati, frutto di scambi e commerci con India e Cina, assortiti e rielaborati in una raffinata cucina. Sono questi in estrema sintesi i punti di forza del patrimonio culinario del “Paese del Sorriso”, che si è fatto apprezzare nel mondo. In Thailandia è comune domandare quando si incontra un conoscente: “Hai già mangiato”? La risposta in genere è un invito a “mangiare una cosa”. In effetti i thailandesi mangiano 3 volte al giorno ma, fra un pasto e l’altro, sempre molto leggero, aggiungono una serie di spuntini. Sono momenti di sanuk (gioia di vivere), concetto importante per la cultura locale. Raramente si mangia da soli e spesso lo si fa fuori casa, in maniera economica servendosi presso uno delle migliaia di carretti-cucina sparsi ovunque nelle città e nei paesi del Regno. La Thailandia viene etichettata “paradiso” non solo per la sua bellezza incantevole e la sua cultura affascinante ma anche per la tradizione culinaria. Dalla Bangkok adrenalinica alle città balneari del Sud e ai villaggi tranquilli lungo il fiume Mekong, la cucina thailandese è tanto ricca quanto varia, come la cultura. Creato unicamente per soddisfare tutti i gusti, il piatto thailandese abbina splendidamente i sapori, le consistenze, i colori ed una presentazione spettacolare.

Unendo la varietà dei piatti presenti sul territorio nazionale con i segreti antichi della cucina e con la consueta ospitalità troverete qualcosa che vi garantirà un’esperienza indimenticabile. Ed infatti, un altro modo per avvicinarsi al Thainess (alla thailandesità) è quello di immergersi nelle sue delizie gastronomiche: i gourmands qui possono trovare non solo il meglio della cucina Thai ma anche una gamma infinita di proposte internazionali.
E proprio nell’offerta della cosmopolita Bangkok, spicca la folta presenza di ristoranti italiani di altissimo livello, che nella sola “città degli angeli” hanno superato quota 200. La Thailandia è mèta ideale per chi è alla ricerca dell’eccellenza culinaria grazie ai numerosi ristoranti top class di cucina thailandese, universalmente riconosciuta come una delle migliori al mondo, ma anche di specialità e tradizioni provenienti da tutto il globo da scoprire nelle maggiori località turistiche così come nella capitale.  Dal “cibo di strada” al recupero della tradizione in ristoranti stellati, passando per un pranzo di genuina ordinarietà cucinato da una famiglia del posto. In fatto di sapori e pietanze il Paese offre ai visitatori un viaggio nel viaggio. Il cibo è un elemento imprescindibile della cultura, così profondamente legato alla quotidianità sino a diventare uno degli argomenti principali di conversazione: i piatti preferiti dai thailandesi sono sempre al centro di feste, celebrazioni e riunioni di famiglia. Una varietà enorme di sapori e gusti, attraverso l’uso frequente di erbe, spezie ed ingredienti freschi: così il cibo thai è conosciuto per il suo equilibrio e la sua armonia. Un abbinamento di 5 sapori fondamentali: piccante, dolce, aspro, salato e un pizzico di amaro che si contrastano e completano allo stesso tempo ed aggiungono gusto e consistenza ad ogni piatto.
Inoltre il latte di cocco, i frutti di mare e la frutta giocano un ruolo importante nella cucina thai. Un mix di sapori, di aromi, un’esplosione di colori e di gusti che raramente lascia indifferenti. Parte del piacere viene dalla presentazione, è un popolo che ama far mangiare anche con gli occhi, non a caso, il taglio della frutta e della verdura spesso porta a creare qualcosa che ha più le sembianze di un’opera di uno scultore piuttosto che il piatto di un cuoco.

La freschezza dello zenzero e della citronella, spezie come il curry portate a braccetto da peperoncino e aglio, ma anche erbe aromatiche a noi più familiari come il basilico e l’erba cipollina; ogni piatto ha un’impronta forte e ben definita, spesso viene accompagnato dal riso che fa le veci del pane, a volte anche per dare un maggiore equilibrio al piatto. Il cibo thailandese ha la giusta reputazione di essere particolarmente piccante ma è in realtà basato su un equilibrio tra sapori diversi. Questo va oltre la semplice combinazione all’interno di un piatto individuale ma comprende anche il contrasto di sapori tra due o tre portate diverse. Fondamentale l’uso di spezie e ingredienti freschi acquistati poco prima al mercato.  Un aspetto distintivo del “mangiare Thai” è l’uso di erbe aromatiche e mediche, così come l’utilizzo della salsa di pesce fermentata in quasi ogni piatto al posto del sale. Le pietanze siamesi sono ampiamente conosciute ed apprezzate a livello internazionale, ma in realtà questa cucina ha una sua precisa origine, ovvero la regione dalla quale proviene. Ci sono variazioni regionali dovute alle influenze dei paesi vicini come la Cina, Laos, Birmania e Malesia. Il cibo dell’I-saan, ad esempio, condivide molte analogie con la cucina del vicino Laos. I curry del sud sono molto piccanti e l’influenza malese è evidente nell’utilizzo della curcuma e del latte di cocco.

Riso

Il riso è l’alimento base per i Thais, mangiato con la maggior parte dei pasti, dalla colazione al dessert. In effetti, in lingua thailandese, se si afferma di aver fame si dice letteralmente “voglio mangiare il riso”! La Thailandia è il più grande esportatore mondiale di questo cereale. Un riso di eccezionale qualità e che comprende più di un ceppo, ciascuno dei quali ha un proprio caratteristico colore e sapore. Il riso Thai più pregiato è Jasmine Rice, riso profumato a grani lunghi, che è indigeno in Thailandia. Cotto al vapore, il riso gelsomino è il riso migliore per accompagnare la maggior parte dei piatti, tra cui il celebre curry thailandese. Il Jasmine rice rimane il più ambito ed anche il più costoso. Di conseguenza, la maggior parte dei ristoranti servono Khao Suoy, una varietà bianca normale, sempre di grande qualità, che cresce in abbondanza: si consuma, ad esempio, per preparare il Khao pad o “riso fritto”: realizzato friggendo leggermente il riso con maiale o pollo, peperoncini e salsa di pesce. Khao Tom è invece un popolare piatto per la prima colazione: una zuppa di riso cucinata insieme a carne di maiale e aglio. Khao Niaw, “riso appiccicoso” si mangia con le mani quando vengono serviti piatti di influenza nord-orientale, come il pollo alla griglia (kai yang) e l’insalata di papaya piccante (Som Tam). Lo sticky rice viene servito anche come dessert accompagnato da latte di cocco e mango.

Piatti principali

I piatti di pasta (di riso) sono abbastanza comuni in Thailandia (un’abitudine culinaria importata dagli immigrati cinesi) ma per la maggior parte dei piatti thai si usa friggere o cuocere alla griglia e servire con il riso. Il pesce (pla), la carne di maiale (moo), quella bovina (neua), e il pollo (kai) sono preparati in una grande varietà di modi, anche se di solito tagliati in pezzi dalle dimensioni di un morso e ripassati in padella con varie spezie tra cui aglio, peperoncino e basilico. Pesce e pollo sono più frequentemente cucinati alla griglia o fritti, il pesce viene tradizionalmente servito intero.

Thai curry e zuppe

I pasti thailandesi sono in genere serviti in stile familiare, con tutti i commensali che condividono le pietanze poste al centro della tavola. Il curry thailandese e la zuppa non sfuggono a questa usanza tipica anche se di solito costituiscono un vero e proprio pasto completo. La consistenza di ogni curry thailandese è molto variabile, con alcuni probabilmente classificabili come zuppe. Tuttavia, la maggior parte sono a base di latte di cocco ed alcuni decisamente più piccanti di altri. Gaeng Massaman, a base di pollo arachidi e patate, è tra i più “miti”; Gaeng Kiaw Wan (curry verde) è un curry di medio spessore e piccante, mentre Gaeng Daeng (curry rosso), altrimenti noto come Gaeng Ped (curry piccante), ha un gusto più deciso ed è, ovviamente, il più piccante. T

Tom Kha, un leggera zuppa di cocco, sfuma i confini tra zuppa e curry, mentre il famoso Tom Yam Kung, la quintessenza della zuppa thailandese, è spesso straordinariamente caldo e profumato. Mentre il curry thailandese viene condiviso ed ogni commensale lo versa sulla propria porzione di riso, le zuppe sono servite in piccole ciotole. Anche se alcuni curry e zuppe possono essere serviti senza carne per i vegetariani, molti cuochi thailandesi utilizzano la salsa di pesce in sostituzione del sale.

Thai Noodles

A differenza di piatti tipici, che sono serviti per il consumo comune, la maggior parte dei piatti di pasta thailandesi sono serviti come portate individuali. Sebbene la maggior parte dei ristoranti tradizionali servano normalmente noodles e tagliatelle di riso il Pad Thai più buono è quello che gusterete presso le bancarelle specializzate, di sovente poste ai bordi delle strade. Le tagliatelle di riso thai sono disponibili in una vasta gamma di forme e dimensioni, tra cui il “piccolo” (Sen Lek), il “grande” (Sen Yai), i capelli d’angelo (Sen Mee), e X-Large (Gway Tiow). Normalmente vengono mescolati in padella con carne di manzo, pollo, maiale e vari condimenti, tra cui peperoncini secchi, salsa di pesce, aceto e zucchero. L’altra variante è servirli in brodo spesso con carne di maiale piccante (Moo Daeng) o con il pollo. I noodles vengono mangiati con bacchette e cucchiaio, un riflesso dell’origine cinese della cucina.

Insalata thailandese o Yam

Un’insalata thai è spesso uno dei più piccanti piatti che potrete provare. E’ generalmente fatta di verdure crude miste condite con peperoncino e salsa di pesce. Alcune, come ad esempio Yam Neua (insalata di manzo Thai) contengono carne. L’insalata più conosciuta a livello internazionale è il Som Tam: tecnicamente un piatto di origine Laotiana, molto popolare nella Thailandia nord-orientale, dove viene preparato in modo tale da devastare la bocca degli ignari visitatori.

L’ingrediente principale del Som Tam è la papaya triturata o tagliata alla julienne. E’ spesso servito con pollo alla griglia (Gai Yang).  La Yam som-o, è un’insalata meno piccante a base di pomelo, un frutto simile ad un pompelmo, ma meno aspro: Yam som-o è servita solitamente con il pollo triturato. Altre insalate sono, come anticipato, Yam Neua, un’insalata di manzo Thai servita con pomodoro e cipolla, e Yam Wonsan, insalata di noodles trasparenti e gamberetti. Nella cucina thai non esistono antipasti: tutti i piatti sono ordinati insieme ed escono dalla cucina in ordine casuale in modo da poter essere condivisi man mano che arrivano. Ci sono tuttavia piatti in stile finger-food che possono essere classificati come alimenti stile antipasto. Il Satay (spiedini di carne alla griglia) e gli involtini primavera sono i più comuni.
Pesti

Il pesto di peperoncino Thai, o nam prik, è la base di molti piatti thailandesi, anche se le variazioni sul tema sono innumerevoli. Il pesto è realizzato con peperoncino, aglio, pasta di gamberetti e tante spezie (a seconda della regione di origine). Viene servito con verdure crude e occasionalmente cotiche di maiale essiccate.

Frutta Thai

La Thailandia è senza dubbio un paradiso per gli amanti della frutta. I frutteti sono ovunque, come anche i venditori pronti a proporne decine di diverse varietà negli angoli delle strade di tutto il Regno: ve la serviranno già affettata e refrigerata per un minimo di 10 baht per porzione. La frutta thailandese include le più familiari banane, ananas, anguria, meloncino, kiwi e papaya, così come gli esotici Dragon Fruit, Chompu, Durian, Jackfruit, Rambutan e Mangostano. Il Dragon Fruit è grande e dalla forma strana: con la pelle di colore rosa decorata di punte. Ma sotto l’esterno stravagante si nasconde una polpa bianca, succosa e tenera, simile a un dolce. Chompu è un frutto a forma di pera dal sapore simile però ad una mela acquosa.

Il Durian, dall’odore pungente, richiede un palato esperto: il suo sapore e consistenza sono venerati da alcuni e detestati da altri; infatti così forte è l’odore che non è infrequente vedere cartelli “no durian” all’interno di molti edifici! I Mango sono serviti sia molto maturi e succosi che acerbi, un gusto che i Thais di solito equilibrano immergendoli in una miscela di zucchero e peperoncino. Questi sono solamente alcuni esempi di un serbatoio inesauribile di delizie particolarmente apprezzato dai visitatori internazionali: sono disponibili stagionalmente dozzine di altri frutti esotici e sempre a prezzi ragionevoli. Si tratta di uno spuntino economico e sano.
Thai dessert

Osservando la conformazione fisica della maggior parte della popolazione non si direbbe ma i thailandesi amano mangiare dolci: sia quelli tradizionali che quelli di matrice occidentale tra cui torte e gelati. I dessert thailandesi tradizionali sono molto dolci, prevalentemente varie combinazioni di riso, latte di cocco e zucchero, insieme ad alcuni altri ingredienti apparentemente meno comuni, come mais e fagioli. L’utilizzo dell’uovo risale al tempo dell’arrivo in Siam dei missionari portoghesi (gli stessi che hanno introdotto il peperoncino!). Anche se questi dolci non compaiono frequentemente sui menu dei ristoranti e raramente si ordinano alla conclusione di un pasto, sono a volte serviti in forma di cortesia oppure trovati presso apposite bancarelle. Anche la frutta, molto zuccherina, può essere servita come dessert: il mango con riso appiccicoso, ricoperto di latte di cocco è un dolce squisito e popolare.

Buone maniere a tavola

I pasti sono uno dei momenti più importanti nella vita dei thailandesi. Usare le posate corrette (una forchetta e un cucchiaio) e mangiare in maniera appropriata può far guadagnare molta considerazione agli occhi dei locali. La forchetta serve per prendere una piccola quantità di cibo e deporlo nel cucchiaio.

Il cucchiaio, poi, porterà il cibo alla bocca, mentre per mangiare gli spaghetti si usano le bacchette. Normalmente, vengono deposte sulla tavola numerose portate e un grande contenitore pieno di riso. Si mettono uno o due cucchiai di cibo nel proprio piatto per volta. Se i thailandesi sono i padroni di casa, sicuramente cercheranno di incoraggiare gli invitati a mangiare per mostrare la loro ospitalità. Quando si mangia insieme ai thailandesi, è meglio finire il cibo che ci siamo serviti. Far capire che le vivande sono state gradite, farà molto piacere a coloro che vi ospitano.
COOKING CLASS – SCUOLE DI CUCINA

Se il cibo Thai è di vostro gusto perché non indulgere ulteriormente ed imparare a cucinare alcuni piatti?

L’arte culinaria può dire molto sulla cultura e le tradizioni di un paese ed un buon corso di cucina introdurrà gli studenti agli elementi fondamentali della cucina Thailandese. Innanzitutto, la visita ad un mercato di prodotti freschi vi aiuterà a familiarizzare con l’atmosfera, i colori e gli odori: saper scegliere non solo i prodotti migliori ma soprattutto le erbe e le spezie che sono di primaria importanza per questa cucina. Alcune scuole hanno un proprio piccolo orto per permettere agli studenti di imparare prima a conoscere le piante e poi ad includerle nelle loro creazioni culinarie. Altre scuole insegnano semplici tecniche per intagliare belle verdure e creare bellissime decorazioni. Solitamente un corso di cucina dura una mezza giornata ed include la consumazione del pasto, compreso il dessert. I corsi di cucina si tengono in tutto il paese: momenti di aggregazione grazie ai quali i partecipanti possono apprendere tecniche di cottura, acquisire competenze sulla scelta e la preparazione degli ingredienti in modo da poter portare a casa i sapori della Thailandia.

Da Bangkok a Chiang Mai e Phuket, sono numerose le scuole che introducono al ricco patrimonio della gastronomia tipica Thai. Esse offrono corsi personalizzati, individuali, familiari e di gruppo e generalmente tendono a proporre un apprendimento rapido della cultura gastronomica attraverso la preparazione dei piatti più tipici. Per i turisti, le scuole dislocate all’interno degli alberghi sono le mete preferite, ma il Paese offre un’ampia selezione di vere e proprie scuole di cucina. L’’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese fornisce il proprio sostegno a Concept Cooking and Craft e Food Communication Association nella promozione di nuove esperienze culinarie nel segno della tradizione thai offrendo ai turisti la grande possibilità di imparare molto sulla cucina thailandese attraverso una grande varietà di corsi di cucina. I partecipanti possono scegliere un corso breve; ad esempio “The Wellness Kitchen”, una classe della durata di mezza giornata in combinazione ad un trattamento termale con accesso alla piscina e/o sauna presso il Novotel Suvarnabhumi Airport Hotel. Il “Meal@Farm” dura, invece, un’intera giornata completamente dedicata alle verdure thailandesi. Si svolge a Bang Khae, un quartiere di Bangkok, per esplorare l’origine degli ingredienti tipici sulla “Strada del sale e del cocco” dell’area di Samut Songkram e Samut Sakhon. I mercati thailandesi, rappresentano un’attrattiva davvero unica, al punto che le stesse scuole di cucina del Blue Elephant di Bangkok e di Phuket fanno precedere l’inizio delle cooking class che organizzano per i turisti desiderosi di cimentarsi con la cucina thai, dall’acquisto dei prodotti di stagione, proponendo un bellissimo market tour guidato da uno chef che illustra ai partecipanti i diversi ingredienti esotici. Tra i piatti più famosi della tradizione, non bisogna mancare la Tom Yam Kung, ovvero zuppa agro-piccante di gamberi, i tipici Pad Thai, tagliolini di riso saltati con pollo e verdure, e la Som Tam, Insalata di papaya verde.

Questi piatti si possono gustare nei migliori ristoranti della città di Bangkok; di seguito, ne suggeriamo tre:

Face Bangkok Restaurant è uno dei migliori ristoranti che propone anche classes di cucina su prenotazione.

Supatra River House è un ristorante galleggiante sul fiume Chao Praya, che disvela un’ottima gastronomia Thai, con piatti della tradizione e possibilità di assistere alla danza tipica del Teatro Patravada. Grazie al servizio di prenotazione barche il luogo si raggiunge facilmente.

Atmosfera ed eleganza, nel ristorante Bo Lan di Bangkok, che fa parte della catena “Slow Food” e che nasce dal connubio filosofico tra lo stellato chef David Thompson e la sua allieva Duangporn Songvisava (detta Bo), giovane chef che ha avuto l’opportunità di lavorare con lo chef David al suo “Nahm Restaurant” a Londra. Il ristorante propone Cooking Workshop di altissimo livello.

Face Bangkok Restaurant

Soi 38, Sukhumvit Rd., Prakanong, Klongtoey, Bangkok, 10110

Tel: +66 (2) 713 6048

Info e prenotazioni

www.facebars.com/en/bangkok/restaurant/ 

Supatra River House

266 Soi Wat Rakhang, Arunamarin Road, Siriraj

Bangkok Noi, Bangokok 10700

Tel. +66 (2) 411 0305 –  Info e prenotazioni www.supatrariverhouse.net

Bo Lan

42 Soi Pichai Ronnarong

Songkram Sukhumvit 26

Klongteoy Bangkok 10110

Tel. +66 (2) 260-2962  – Info e prenotazioni: www.bolan.co.th

Le avventure culinarie interculturali espandono i nostri orizzonti e la Thailandia, in particolare, serve una delle più celebri e caratteristiche cucine del mondo. Non è necessario però ordinare esclusivamente dai menu dei bistrot per gustare succulenti piatti thailandesi: si può anche imparare a cucinare. Soprattutto in tempi economicamente non idilliaci è possibile gratificare i propri appetiti esotici senza gravare troppo sul portafogli.

L’Amita Thai Cooking Class di Bangkok insegna ai clienti come preparare piatti popolari thailandesi. All’accoglienza presso l’istituto culinario Amita (una deliziosa villetta costruita in un’oasi di tranquillità) sulle rive del canale di Sanam Chai, si viene accolti con una bevanda rinfrescante a base di succo di noci di cocco freddo. La direttrice, capo chef nonché proprietaria Piyawadi Jantrupon (soprannominata “Tam”), ha vissuto a Los Angeles per molti anni ma ha appreso la cucina thai dalla bisnonna che ha cucinato a lungo per la corte reale. Sotto la tutela di Jantrupon, si esplora il profumato giardino delle spezie di Amita Thai, un luogo magico ombreggiato da mango e alberi da frutta. Qui si scelgono ingredienti biologici freschi come basilico, peperoncino, foglie di Kaffir, coriandolo e peperoncini. Con questi ingredienti in mano, si procede verso le stazioni di cottura – una serie di fornelli e utensili da cucina disposti su lunghi tavoli. Con l’aiuto di due assistenti chef che hanno precedentemente lavorato in ristoranti thailandesi, Jantrupon illustra la preparazione di quattro piatti principali prima di lasciare gli studenti alla creazione delle pietanze. Per ogni classe Amita Thai propone quattro piatti popolari per ogni lezione. Oltre all’insalata di papaya, si impara a fare il pollo al curry verde in latte di cocco, manzo marinato alla griglia con salsa piccante di limone e banana in latte di cocco per dessert.

Sono disponibili 14 livelli di menu in tre sessioni e naturalmente anche classi private personalizzate. Alla fine di ogni classe, gli chef gourmet appena “diplomati” gusteranno i pasti che hanno appena preparato su una fresca e silenziosa veranda che si affaccia sul fiume.

Dettagli:

Amita Thai Cooking Class   Tel. +66 (0) 2466 8966  – Web: www.amitathaicooking.com

 

 

 

Street Food

La Thailandia rappresenta a livello planetario uno dei paesi dove la cucina di strada venduta dai carrettini degli ambulanti (rót khén) è più praticata e diffusa. Ad ogni ora del giorno e della notte è possibile gustare una delle mille pietanze che si possono trovare a ridosso dei mercati (tàlàat) e nelle zone più popolari, senza incorrere nel rischio di sgradevoli dissesti gastro-intestinali in grado di rovinarvi la vacanza; se optate per i cibi cucinati, evitando salsine e cibi serviti crudi. Ciò premesso va detto che la Thailandia rappresenta anche dal punto di vista igienico- alimentare uno dei paesi più attenti alla salute nel panorama del sud-est asiatico; quasi tutti i food stall servono infatti i loro cibi cucinati protetti da contenitori o sigillati in sacchettini di plastica per l’asporto. Le bancarelle sono regolarmente controllate dall’Autorità Metropolitana di Bangkok (BMA), ma l’impressione personale conta sempre molto: la comodità dei tavoli e delle sedie, dove ci sono, la pulizia delle stoviglie, la quantità di clienti e di cibo smerciato, altra garanzia di freschezza e di qualità. Alcuni venditori espongono un cartellino “Clean Food Good Taste” (cibo pulito, ottimo di sapore) il quale segnala che la bancarella è stata certificata dal BMA. Generalmente i venditori mettono tavolini e sedie sui marciapiedi o direttamente in strada. Dopo aver ordinato, bisogna sedersi e aspettare; altri piatti o bevande si possono ordinare comodamente dal tavolo. Poiché i tavolini sono limitati di numero, a volte capita di condividerli con altre persone.
L’odore delle zuppette, lo sfrigolio profumato di fritti di ogni genere, quei gustosi curry che deliziano di aromi un intero quartiere: Bangkok possiede un singolare sentiero olfattivo che accompagna lungo gli itinerari metropolitani. Fornelletti che cuociono in strada a ogni ora del giorno, bancherelle che non chiudono mai, perché i thailandesi, un po’ come tutti gli orientali, mangiano in continuazione: e, per loro fortuna, sono quasi tutti magri. Merito, sostengono, proprio della frequenza dei pasti oltre che del tipo di alimentazione. Per i thai ed in particolare gli abitanti di Bangkok, mangiare lungo la strada è una cosa usuale. Una contagiosa abitudine, che influenza anche chi viene qui in vacanza e finisce per considerare irrinunciabile una sosta alle bancarelle di cibo. Non c’è zona della città dove non si trovino e non abbiano piccole folle di affezionati clienti.
Ogni comunità, ogni minoranza vanta le sue specialità:

A Chinatown, tra la via Yaowarat e Charoen Krung, si trovano un centinaio di bancarelle che vendono diversi tipi di cibo e stuzzichini. Ciò include anche tanti piatti cinesi, ravioli assortiti al vapore, zuppa di spaghetti, zuppa di nidi di rondine, bevande di erbe cinesi, e in particolare il “joke” ossia la minestra di riso. Khao San road è un luogo famoso non soltanto per la movimentata atmosfera, ma anche per il suo sfizioso cibo sulla strada. La zuppa di spaghetti, il riso con pollo (Khao Man Kai), Phat Thai, la frittata con il riso (Khao Kai Jeaw), il riso fritto (Khao Phat) e altri tipi di stuzzichini thailandesi sono specialità del posto. Qui è consigliabile mangiare non più tardi delle 21:00, poi si affolla molto. Silom road, da Soi Convent alla Bangkok Bank Silom road è una delle strade più importanti, trafficate e frequentate di Bangkok. Certamente dai turisti, che si ritrovano a peregrinare fra mercatini, templi e shopping center, ma anche dagli impiegati di molte aziende e banche che hanno qui la loro sede. Dunque, un’offerta molto ricca, sia per pranzo che per cena, in questa che è considerata una fra le principali vie d’affari della Capitale. I piatti da non perdere sono gli spaghetti all’uovo con il maiale arrosto e wanton (Bami Keaw Mu Daeng), il riso con il maiale arrosto (Khao Mu Daeng), il riso con il pollo (Khao Man Kai), gli spaghetti con la carne, il grigliato misto di pesce, Sukiyaki alla thailandese, Som Tam (la deliziosa e piccantissima insalata di papaya) e la carne alla griglia.

Thonglor e Ekkamai sono le più recenti alternative anche se i prezzi sono relativamente più alti che in altre zone. I venditori restano per tutta la giornata e in qualche posto anche per tutta la notte. Da provare Khao Tom (zuppa di riso), la zuppa di spaghetti, Sa Tè di maiale (spiedini alla griglia) e Phat Thai (il piatto thailandese più famoso nel mondo).
Bangkok Food Tour

Per coloro che vogliono provare il celebre cibo di strada il Bangkok Food Tour è una sorta di grande “iniziazione”. Ulteriore motivo di interesse è rappresentato dal fatto che il mezzo di trasporto utilizzato è il celebre tuk tuk, simbolo cittadino della Capitale. Il tour si svolge prevalentemente tra la zona di BangRak e Chinatown e vi farà scoprire tanti ottimi, piccoli ristoranti e bancarelle fornendovi un’idea concreta della zona e della sua storia culinaria.  Il tutto accompagnato da un’amichevole e preparata guida di lingua inglese disposta a rispondere a tutte le domande che vorrete porgli e che aggiungerà un tocco personale all’itinerario. Le visite partono ogni sera alle 19.30 per terminare intorno alla mezzanotte e rappresentano un modo simpatico e nuovo per conoscere meglio alcuni aspetti della città che durante il giorno non mostrano lo stesso fascino. L’incontro con la guida avviene in Chamchuri Square. Una volta compattato il gruppo ci si avvia a piedi verso una piccola flotta di tuc-tuc; già accesi è possibile riconoscerne il rumore tipico già da un centinaio di metri di distanza! Si parte. La prima tappa del tour è presso Vai Ang Khao Mun Gai Pratunam. Il ristorante è famoso come uno dei migliori posti ove gustare il Northeastern Thai Food, il cibo dell’Isaan: Laap Moo, Som Tam (l’insalata di papaya), Tom Yam, pollo arrostito e mango con riso glutinoso. Tutto è abbondante e gustosissimo, rappresenta un’ottima introduzione al cibo asiatico. Terminato il pasto si sale nuovamente sui tuk tuk alla volta della prossima fermata in zona Phlap Phla Chai. Il Nong Ann Kuay Teow Kua Gai è un piccolissimo ristorante con non più di una decina di coperti, la cui cucina è approntata all’aperto, nella soi (vicolo) laterale. E’ proprio la cucina ad essere la principale attrazione del locale: una volta seduti al tavolo (esterno) non si può fare a meno di notare alte fiammate accompagnate da sbuffi di vapore e di frittura provenienti dal vicolo.

I cuochi al lavoro, direttamente in strada, danno vita ad uno spettacolo tra i più singolari al mondo. Qui si mangia una specialità della casa: tagliatelle di riso a sezione larga fritte con pollo, calamari e uova. Si prosegue con la sosta al mercato dei fiori, ma in versione notturna! Il mercato dei fiori di Bangkok è una suggestione da non sottovalutare. Si chiama Pak Klong Talad è aperto h24 e sono praticamente infinite le varietà di fiori freschi presenti. Un microcosmo dove a trasportare il visitatore sono soprattutto fragranze e tinte forti. La visita notturna è più piacevole perché fa meno caldo e perché i colori dei fiori risaltano in maniera fantastica. Si rimane in zona, saliti nuovamente sui tuk tuk e dopo pochissimi minuti di spostamento ci si prepara a vivere un’esperienza nuova. Si accede ad un meraviglioso tempio antico, splendidamente decorato: il Wat Po. Wat Po è un luogo di superlativi. Non solo è il più grande complesso religioso a Bangkok ma è anche il più antico. Per i turisti della Capitale la visita di questo sito è un must: sede dell’immensa statua del Buddha sdraiato ed anche della più importante scuola di massaggio tradizionale, è sempre molto affollato. Effettuare la visita di sera cambia completamente la percezione del luogo. La sua tranquilla vastità e l’oscurità possono regalare la sensazione di essere l’unica persona in giro. Il tempo nel Wat Po trascorre in fretta, ci si dirige verso l’uscita e, una volta fuori, si attraversa la Maharat Road una strada che affaccia verso il fiume Chao Praya. Una volta giunti sulla riva del fiume si entra in un locale che mette a disposizione dei clienti una magnifica terrazza con una vista spettacolare sul fiume e su un altro fantastico tempio illuminato: Wat Arun. Qui, cullati dalla brezza serale emanata dal fiume si gode della vista sensazionale sul tempio, sorseggiando una birra ghiacciata o un cocktail. E’ tempo di rimettersi in moto ed arriva il momento della sosta culinaria più attesa ovvero Pad Thai Thip Samai il miglior ristorante di Bangkok ove gustare il piatto Thai più famoso nel mondo. Il posto è inevitabilmente e costantemente affollato. La fila, comunque, decresce rapidamente e in breve tempo si è pronti ad affrontare l’ultima fatica. Il Pad Thai è davvero superlativo, servito caldo ed avvolto in un’omelette di uova.
Il food tour fornisce un’esperienza autentica ad un costo davvero contenuto. Rende possibile, tra un morso e l’altro, spostarsi in tempi brevi e visitare luoghi storici, culturali, monumenti e templi della città vecchia con una prospettiva diversa rispetto alla scena che normalmente si presenta durante il giorno. Questi simpatici tour sono disponibili anche nelle città di Chiang Mai e Phuket e si svolgono non solo alla sera ma anche al mattino e al pomeriggio.

Per prenotazioni ed info:

Bangkok Food Tours                                                                                                                                                            

Indirizzo: Chamchuri Square Unit 227, 2nd Floor PhayaThai Rd. Prathumwan   

Telefono: +66 95 943 9222                                                                                                                                              

Web: http://www.bangkokfoodtours.com/                                                                                                                     

Mail: info@bangkokfoodtours.com

 

DOVE MANGIARE IN MODO TRADIZIONALE

Som Tam Nua è uno dei luoghi altamente raccomandati per gustare uno dei piatti iconici della Thailandia: l’insalata di papaya verde o Som Tam in thailandese. Si trova al 4 ° piano del Siam Centre Shopping Mall. Durante le ore di punta è necessario attendere per potersi sedere!

Som Tum Nua, 889, Siam Center, 4th Floor, Rama 1 Road, Pathum Wan, Khet Pathum Wan, Bangkok, 10330, Thailand

BanKhun Mae si trova proprio di fronte all’ingresso del Siam Square One mall (speculare al Ciao Kitty Café). Il nome del ristorante significa Casa della Cucina della Mamma ed è ottimo per gustare la buona, autentica cucina thailandese. Il Tom Yam, nonostante sia davvero piccante, fa venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo!

Ban Khun Mae, 458/6-9 Siam Square Soi 8, Rama 1 Road, Patumwan District, Bangkok 10330, Thailand

Somboon Seafood ha diversi ristoranti a Bangkok e normalmente i tassisti trasportano i turisti al Somboon Dee, che è una versione più bella e costosa dell’originale. Fortunatamente Somboon ha una succursale situata al 4 ° piano del Siam Square One mall. Sempre affollato, se avete intenzione di mangiare qui assicuratevi di prenotare o di non venire durante l’ora di punta…si può aspettare fino ad un’ora per il tavolo.

Somboon Seafood, Phraram 1 Road | 4 th Floor Siam square one, Pathumwan

-Il centro commerciale MBK non è solo un luogo ideale per lo shopping e la caccia ai buoni affari. Il Food Court del VI° piano offre una grande varietà di specialità thailandesi. Se siete a caccia della migliore frittata in salsa di ostriche della Capitale – che troverete anche nel già famosissimo Nai Mong Hoy Tod a Chinatown, venite qui a gustarla.

MBK Food Court, Phaya Thai Road. | MBK Building, 6F, Bangkok

-Se si visita Bangkok, uno dei must per gli acquisti è il Platinum Fashion Mall. Quando i morsi della fame cominciano a farsi vivi è sufficiente percorrere lo sky bridge che dal centro commerciale Platinum porta fino alla strada di fronte, soi 19. E’ il vicolo del ristorante SabX2: specialità: fagottini di pasta di riso e stinco di maiale. Se andate in taxi fatevi lasciare presso Shibuya e preparatevi ad un’attesa di circa 20 minuti…per gli amanti dello stinco di maiale in versione thai questo è un posto da provare assolutamente

SabX2 Wanton Noodles, 4/32-33 Soi Petchburi 19, Pratunam.

ThipSamai è il ristorante migliore per gustare il più famoso piatto della cucina Thai nel mondo: il Phad Thai. Chiedete al tassista di portarvi al “Pratu Phi Pad Thai” e arriverete nel posto giusto. Il Pad Thai è davvero superlativo, servito caldo ed in tempi brevissimi, avvolto in un’omelette di uova. In caso vogliate modificare il sapore o renderlo più ricco troverete tutti i condimenti del caso direttamente sul vostro tavolino.

Thip Samai, 313 Mahachai Rd., Samranrat, Phra Nakorn 10200, Thailand

– Se volete provare i noodles conditi con anatra dovete venire qui. Prendete un tuk tuk o un taxi per la zona di Sao Ching Cha – vicino alla strada, lungo Thanon Tanao Road e di fronte al Santuario della Tigre troverete questo piccolo ristorantino di strada. La prima impressione non è delle migliori ma siate pronti a godere delle varie parti dell’anatra, tra cui il rene. Il fegato e la trippa…oltre al sangue! È possibile ordinare entrambe le versioni, asciutta e con la zuppa. E’ aperto anche la notte.

Nine Zong Duck Noodle Soup

– Dopo aver mangiato tanto cibo, se ancora non siete soddisfatti, visitate questo ristorantino che serve meat balls arrostite e condite con una speciale e segreta salsa agro-piccante. Il luogo è famoso anche per la presenza delle belle figliuole del proprietario del locale…..

Lookchin Phreng Nara, Sao Ching Cha area along Thanon Tanao (Tiger God Shrine)

– Dopo il caffè (suggeriamo il Carbony Coffee Roasters, semplicemente ottimo), rimanete in zona Sao Ching Cha e chiedete del famoso Thing Tiao Reur lungo la Dinso Road. Questo luogo è famoso per i boat noodles (le tagliatelle in barca). Piccole, gustosissime ciotole di noodles soup dal sapore unico, utilizzate per essere servite sulle barche! Assicuratevi di aggiungere sempre del basilico fresco ai vostri spaghetti per migliorare l’esperienza. Fate attenzione, se siete affamati potrete mangiarne fino a 20 ciotole, assolutamente deliziose!

Thing Tiao Reur, 121 Dinso Khwaeng Wat Bowon Niwet, Khet Phra Nakhon, Krung Thep Maha Nakhon 10200

– Situato lungo la Phetchaburi Soi 5, questo luogo è abbastanza facile da trovare. Prendete come punto di riferimento la gigantografia di una ragazza thailandese particolarmente sexy che svetta sulla porta di entrata. Siate pronti a banchettare a base di gamberi giganti anche se consigliamo di provare i piatti di riso e le zuppe. Vengono utilizzati in genere gamberi grassi e paffuti e questo conferisce un particolare gusto al Tom Yam Gong, la tipica, piccantissima zuppa di gamberetti thailandese. Ottime anche le aragoste e le tagliatelle di riso ai frutti di mare.

Rann P Aor/ Pee Aor ,68/51 Soi Phetchaburi 5, Between Soi 5 – 7, Phaya Thai, Ratchathewi

Sullo stesso vicolo, provate un’altra delle specialità della cucina thai. Si tratta di dolcetti di farina di mais leggermente farciti alla crema di cocco chiamati Kanom Krok. Cucinati sul posto vanno mangiati caldissimi e sono una merenda deliziosa!

Ruth & Lek. E’ noto, il posto più eccitante per gustare il miglior seafood di Bangkok è Chinatown. I buongustai locali ed i turisti provenienti da tutto il mondo si radunano qui. Proprio a Yaowarat Road il ristorante Lek e Rut è diventato un’istituzione. Il cibo non è necessariamente migliore che altrove a Chinatown, né è più a buon mercato, ma il pesce abbonda. Il posto è caldo, rumoroso e caotico, ma tutto questo fa parte del divertimento: proprio non si riescono ad evitare i gomiti di chi ti siede accanto, scattare foto e guardare, piatto dopo piatto le pietanze ed i frutti di mare che arrivano dalla cucina avvolti in una nuvola di vapore odorosa. Nella sezione interna c’è l’aria condizionata, ma il maggior comfort porta inevitabilmente a rinunciare a metà dell’esperienza.

Lek & Rut Seafood: intersezione stradale tra Yaowarat Road e Thanon Phadung Dao Street

Khao San Road

 

Oltre ad essere perfetta per adattarsi alla cultura ed al clima di Bangkok, Khao San Road è anche un luogo ideale per sperimentare la cucina thailandese. Ristoranti, baracchini e bancarelle su ruote abbondano e la maggior parte di ciò che è venduto, ci riferiamo in particolare alle pietanze piccanti, viene adattato per i più delicati palati occidentali. Non preoccupatevi, se vi piace piccante, la frase magica è ‘ped maak’, troverete sicuramente soddisfazione!  Khao san è da sempre la zona dei backpackers ma negli ultimi anni i menu proposti dalle decine di ristoranti che popolano questa zona offrono interessanti fusioni di cucina Thai ed occidentale. Questa evoluzione ha reso l’area una vera mecca per gli amanti del cibo. Si trova praticamente di tutto: cibo thai tradizionale, pizza, sushi, falafel, frutti di mare, pesce, patatine fritte e pasta.

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