Ecoturismo

Il turismo è tra i principali fattori di rischio per la conservazione della biodiversità ed è per questo che il settore ha l’imperativo di limitare gli impatti negativi sull’ecosistema raccogliendo le sfide strategiche riconducibili in maniera trasversale o globale verso politiche di sostenibilità.

L’ecoturismo non deve essere considerato solo come un tipo o una particolare forma di vacanza, ma piuttosto come un atteggiamento o uno stato mentale che dovrebbe essere adottato da tutti coloro che visitano luoghi di particolare bellezza naturale in tutto il mondo.

In realtà ecoturismo significa mostrare il rispetto totale e la massima attenzione per la flora e la fauna. Il Governo della Thailandia ed il suo popolo sono particolarmente lieti di accogliere i visitatori in possesso di questo punto di vista, soprattutto quando si accingono a visitare le aree protette.

Affermata come una delle più gratificanti destinazioni al mondo per l’eco-turismo, la Thailandia deve la sua popolarità alla straordinaria varietà delle sue attrazioni naturali che vanno dalle isole e spiagge incontaminate alle montagne e colline lussureggianti, dalla Jungla tropicale ai fiumi e alle cascate, e, ultimo ma non meno importante, il suo mare caldo ed azzurro.

In effetti, non c’è modo migliore di apprezzare il turismo sostenibile che intrattenere e condividere attività con le popolazioni locali. Imparare a conoscere l’ambiente naturale e gli animali che lo abitano, recarsi al mercato con la popolazione locale, cucinare, aiutare nei campi, andare a pesca, essere di sostegno nell’intrattenimento dei bambini sono attività che arricchiscono lo spirito e l’esperienza di chi le pratica, favoriscono gli scambi culturali e la reciproca conoscenza.

La Thailandia è il paese ideale per questo tipo di immersione culturale e fornisce tutti gli ingredienti – naturali, culturali ed etnici – per regalare un’esperienza indimenticabile. Il visitatore può trovare nei parchi il luogo ideale ove trascorrere un soggiorno gratificante con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

E’ proprio nei parchi, del resto, che il turismo “fa bene” all’ambiente, sostenendo le comunità locali e preservando tradizioni antiche nel rispetto della biodiversità. Trasformandosi dunque da minaccia a occasione di crescita e miglioramento strutturale. Gli oltre 100 tra parchi naturali ed aree protette costituiscono il 17% della superficie del Paese e si trovano in tutte le regioni.

Nei pressi dei parchi naturali e marini le popolazioni locali sono state invitate a partecipare attivamente al turismo responsabile, mostrando loro i vantaggi derivanti dalla preservazione dell’ambiente, piuttosto che sfruttarlo e degradarlo.

Mountain bike, rafting, passeggiate & camping, bird watching, trekking in elefante, night safari, immersioni subacquee e arrampicata su roccia sono solo alcune delle attività che si possono organizzare facilmente in ogni regione del paese, per conto proprio o avvalendosi del supporto delle agenzie di viaggio locali specializzate in ecoturismo e degli enti locali.

La TAT, ad esempio, promuove attività di ciclo-turismo nei luoghi più suggestivi del paese, come nel Sukhothai Historical Park. La Thailandia è dotata di una rigogliosa foresta pluviale, che si estende per il 28,5% della superficie territoriale, ospitando una ricchissima biodiversità. La maggior parte dei parchi nazionali, sotto il controllo del Royal Forest Department, possiedono numerosi percorsi trekking per tutti gli amanti della natura e campeggi per coloro che vogliono pernottare nelle aree protette. Si possono organizzare escursioni trekking in tutte le zone di montagna.

Doi Luang Chiang Dao a Chiang Mai, Phu Soi Dao a Uttaradit, Thung Salaeng Luang a Phetchabun e Phitsanulok, Phu Kradung a Loei e Khao Luang a Nakhon Si Thammarat sono solo alcuni dei luoghi da esplorare. L’attività preferita dai piccoli gruppi di viaggiatori è il bird watching, attività che sta diventando sempre più popolare. La Bird Preservation Society of Thailand ha contribuito a promuovere la consapevolezza del pubblico verso questa attività.

NEL NORD DEL PAESE

 

L’estremo Nord della Thailandia è rinomato per le intense bellezze naturali. Una zona di montagne boscose, fiumi, cascate, giungla tropicale e fertili risaie che offrono innumerevoli occasioni per emozionanti e divertenti attività eco -turistiche. Il CBTI (Community-Based Tourism Institute), un istituto non-governativo per lo sviluppo sostenibile è tra i sostenitori di una nuova tipologia di turismo a metà tra il viaggio antropologico e l’ecoturismo.

Si chiama Community-Based Tourism (CBT), ovvero “turismo fondato sulla comunità”. Ci sono oltre 60 programmi in tutto il paese, dalle isole del sud alle montagne settentrionali e il progetto nel parco di Doi Inthanon rappresenta uno dei più riusciti ed interessanti (www.royal-inthanon.com / www.thairoyalprojecttour.com).

Lo scopo è lavorare con le persone del luogo, in modo che a beneficiare degli effetti positivi del turismo siano le comunità locali: i profitti rimangono alla comunità affinché possano essere usati per preservare i luoghi e migliorare la propria offerta. Il programma offre inoltre opportunità per molte delle minoranze, come i Karen o i Hmong, Per troppo tempo l’area del Triangolo d’Oro è stata assoggettata alla coltivazione di droga, distribuita poi nel resto del mondo, un fenomeno che alterava pesantemente la vita delle popolazioni contadine.

L’intervento deciso del Re Bhumibol Adulyadej ha permesso di emancipare quelle terre dai traffici illeciti con risultati eccezionali. Lo sradicamento delle coltivazioni di oppio ha portato alla coltivazione di nuovi prodotti che hanno oggi anche un impatto ecologico vantaggioso: riso, fiori, ortaggi e frutta. In questo contesto si sono inserite iniziative per veicolare i crescenti flussi turistici in maniera meno impattante per l’ambiente.

Così sono sempre più frequenti i tour “community based “in cui i turisti vengono ospitati nelle case autoctone per essere messi a contatto con le vite ed i ritmi dei locali stimolando uno scambio culturale che è fondato sulla partecipazione.

Le attività più popolari nella provincia di a Chiang Mai comprendono rafting, bamboo rafts, canoeing, kayaking, trekking a piedi o a dorso d’ elefante, mountain biking, arrampicata e bird watching. Da Chiang Mai si possono prenotare escursioni nelle zone a nord della città, dove scoprire realtà rurali che sono gestite con una lungimirante attenzione.

Mae Hong Son

 

Meno turistica di altre zone del Nord, Mae Hong Son è un’alternativa formidabile per quelle persone che cercano un luogo fuori dai percorsi battuti. Famosa per i suoi paesaggi montuosi, le cascate, le grotte ed i villaggi tribali, è la meta ideale per il trekking, i piccoli viaggi d’avventura e per gli amanti dei paesaggi dominati da colline selvagge ai cui piedi spesso si aprono vallate immense e suggestive.

La provincia di Mae Hong Son, che si trova ad Ovest di Chiang Mai e confina con il fianco orientale del Myanmar, occupa una superficie di 12.681 chilometri quadrati, caratterizzata da montagne mozzafiato attraversate da vallate nascoste, un vero Paradiso Terrestre.

A causa della conformazione del territorio, Mae Hong Son è una delle province più isolate della Thailandia e per questo conserva la sua identità originale. Nascosta nella sua incantevole vallata e circondata da colline spesso avvolte nella nebbia mattutina, questa piccola città è uno dei luoghi più incantevoli di tutto il Nord.

I templi in stile prevalentemente birmano, un pittoresco lago, una posizione privilegiata in cima alla collina, un brulicante mercato mattutino, offrono una buona occasione per piacevoli escursioni, mentre la buona scelta di alberghi ne fa una base per escursioni nei territori circostanti.

Sukhothai

 

Patrimonio dell’Umanità UNESCO è conosciuta soprattutto dagli amanti della cultura e delle rovine antiche. Il Parco Storico può essere visitato tranquillamente in sella alle biciclette. Sukhothai offre, comunque, meraviglie alternative naturali degne di essere esplorate.

Cascate, caverne, montagne ed una vasta biodiversità si possono ammirare nei due parchi nazionali, il Satchanalai National Park e il Ramkhamhaeng National Park. Una filosofia dal pensiero verde è quella su cui si regge l’Organic Agriculture Project (http://www.kaohomsukhothai.in.th/eng/): fattoria sperimentale a Sukhothai, che applica i principi organici internazionali nelle coltivazioni. Negli acri a disposizione del progetto non vengono utilizzati pesticidi, fertilizzanti e additivi chimici, coloranti artificiali e OGM (organismi geneticamente modificati).

Nella coltura del riso vengono coinvolti anche i visitatori, protagonisti al lavoro in una cornice fertile a fianco dei contadini. L’abbondanza di questi luoghi era nota sin dai tempi del primo monarca Ramkhamhaeng (1279-1298) che descriveva la regione con la frase: “Questo regno è buono. Nell’acqua ci sono i pesci e nei campi il riso”. I prodotti della fattoria, che oltre al riso comprendono legumi e frutta, sono destinati a diverse aziende tra cui, il Sukhothai Heritage Resort.

La visita dei campi prevede l’impegno nelle attività di raccolta nonché la visita del museo presente nella proprietà: qui si trovano attrezzi tradizionali e parte delle antiche rovine di Sukhothai. L’azienda agricola promuove uno stile di vita più sano rispettando l’ambiente e, per tale motivo, ha vinto il Thailand Tourism Awards come miglior attrazione eco-turistica del Paese.

NEL NORD-EST DEL PAESE

 

La provincia di Loei, anche se poco conosciuta come destinazione turistica, offre moltissime attrazioni naturali, tra le quali numerosi parchi nazionali. Ciascuno di questi parchi offre percorsi trekking anche di più giorni a prezzi decisamente abbordabili.

Alcune attività eco turistiche si possono praticare a Nong Khai, specialmente nelle zone remote vicino al confine con il Laos. Il Phu Wua Wildlife Sanctuary si trova proprio lungo il confine con il Laos ed è uno dei luoghi più belli della provincia. Il parco dista solo 31km dal distretto di Bung Kan vanta un patrimonio naturale raro e delle cascate davvero formidabili.

La provincia di Nakhon Ratchasima, situata nella parte meridionale della regione dell’I-saan, offre alcune delle zone più selvagge e belle della regione oltre alle migliori offerte di ecoturismo nel paese. Il Kao Yai National Park creato nel 1961, è considerato da molti tra i più affascinanti parchi naturali al mondo. Patrimonio dell’Umanità UNESCO si trova a nord-est di Bangkok.

E’ costituito da 542.000 ettari di foresta, giungla e prateria e si sviluppa su dolci colline. Si tratta di un’area di magnifiche bellezze naturali e, protetti all’interno dei suoi confini, troviamo orsi, tigri, elefanti, scimmie, cervi e numerose specie di uccelli e farfalle. Lungo i numerosi percorsi trekking ed itinerari a basso impatto ambientale i visitatori hanno l’opportunità di scoprire una meravigliosa varietà di flora e fauna selvatica.

Recentemente la mountain bike è diventata un mezzo molto popolare tra gli ospiti del parco, un modo diverso per godere della splendida natura. Le opzioni per dormire non mancano. L’azienda agricola PB Valley Winery Khao Yai (http://www.khaoyaiwinery.com/) oltre ad accogliere gli ospiti in alcune confortevoli ville, ha introdotto una nuova ed entusiasmante attività eco-turistica che promette di essere divertente per tutta la famiglia: oltre ai consolidati Wine Tasting Tours e le vendemmie i visitatori ora possono godere anche di tour a cavallo attorno ai vigneti ed ai giardini del parco.

Ci sono poi foresterie ottimamente attrezzate a disposizione dei visitatori con una incredibile vista su lussureggianti colline. Oppure si può dormire nelle case rialzate delle famiglie del posto, pulite ed attrezzate, per chi cerca il contatto diretto.

COSTA EST E KOH CHANG

 

Il gruppo di isole che formano l’arcipelago di Koh Man, protette dal Parco Nazionale Marino di Khao Laem Ya /Samet, ospitano ambienti naturali incontaminati e possibilità di campeggiare e organizzare trekking.

Sull’isola di Man Nai si trova il Santuario delle Tartarughe mentre le isole di Man Klang e Man Nok hanno spiagge isolate e barriere coralline molto ben conservate. Il Khao Wong National Park ospita numerose attrazioni, quali cascate, sentieri naturalistici, più di 80 grotte alcune delle quali davvero impressionanti, un campeggio ed un centro visitatori.

Localizzata sul lato orientale del Golfo della Thailandia (Mar Cinese Meridionale), a 310 Km da Bangkok, Koh Chang , fa parte del Mu Ko Chang National Park, che comprende 52 isole, delle quali è la più grande. Con i suoi 429 kmq è, dopo Phuket, l’isola più grande della Thailandia. È ricca di verde natura selvaggia, di flora e fauna marine.

Le sue spiagge più belle si trovano lungo il versante occidentale, mentre percorrendola da nord a sud si trovano, in genere, spiagge più remote e meno affollate. All’estremità meridionale vi è la Diamond Sand, al centro Hat Khlong Phrao e Hat Kai Bae. Più a sud si incontra una zona animata da saccopelisti presso Lonely Beach, oppure Hat Tha Nam, dove è possibile soggiornare in caratteristici alloggi posti sugli alberi. Il turismo nell’isola è cresciuto negli ultimi anni grazie alle sue straordinarie bellezze naturali, alla creazione e al consolidamento delle infrastrutture presenti. Più del 70% della zona montagnosa è coperta da foresta vergine.

Numerose sono le spiagge appartate con le classiche caratteristiche di un’isola tropicale, sabbia bianca, palme, mare azzurro e caldo. Tutto questo fa di Koh Chang un ideale luogo di fuga dai problemi della terraferma. Oltre al nuoto e al sole, l’isola offre la possibilità di vivere emozionanti avventure nell’entroterra come il trekking nella foresta vergine o cavalcare elefanti nella giungla secolare, abitata da cinghiali, manguste giavanesi, rettili, piccoli daini e da oltre 60 specie diverse di uccelli.

Ban Salak Phet e Ban Rong Than – Sono due villaggi di pescatori situati a sud-ovest di Ko Chang. Il remoto Salak Phet ha fatto per lungo tempo da riparo alle barche durante le tempeste. Oggi il villaggio è famoso per l’abbondanza di pesce fresco e per le comode sistemazioni presso le famiglie del posto, dove i turisti possono condividere al meglio le tradizioni locali. È, inoltre, possibile affittare barche a buon prezzo per esplorare l’arcipelago e fare snorkeling. Affascinante località nel sud dell’isola, non lontano da Ao Salak Phet, Hat Sai Yao offre un’estesa spiaggia sabbiosa, ideale per nuotare. Vi è, inoltre, un punto panoramico che si affaccia sulle altre isole, quali Ko Laoya e Ko Wai, e sul villaggio di pescatori Ao Salak Phet.

COSTA OVEST: KRABI E PHANG NGA

 

Pochi posti in Thailandia offrono una quantità e qualità di attività agro ed eco-turistiche come nella provincia di Krabi. Qui si pratica l’arrampicata sportiva, il kayaking, scuba diving, camping and hiking per citarne appena alcuni. Per di più la zona offre la possibilità di trovare zone poco turistiche e tranquille, sistemazioni economiche e paesaggi tra i più spettacolari al mondo. Le attività di ecoturismo a Phang nga, ad esempio, sono numerose, soprattutto per gli amanti dell’avventura. Aree di foreste fertili, jungla di mangrovie, dolci colline boscose, faraglioni di roccia calcarea emergenti dalla calda acqua marina: eredità dell’antica barriera corallina risalente a 200 milioni di anni fa! Piccole isole paradisiache orlate da spiagge bianchissime caratterizzano questa zona. Si possono organizzare gite, camminate, camping, trekking, rafting, canoeing e snorkeling affacciati sul Mare delle Andamane.

Bird watching

Per gli amanti del bird watching consigliamo i Parchi Nazionali di Khao Lak/Lam Ru, Mu Ko Similan e Mu Ko Surin dove è possibile avvistare rare specie di uccelli.

Camping

Per campeggiare andate a Phang nga Bay e a Laem Prakarang, quest’ultimo è un luogo grazioso con una pacifica spiaggia orlata da alberi di pino. Laem Prakarang è chiamata anche “Coral Reef Cape” per la quantità di coralli morti trasportati dal mare sulla spiaggia. A Phang nga Bay è possibile partecipare a delle escursioni in barca (houseboat) nello splendido Mare delle Andamane, di un giorno o più. Le barche sono molto confortevoli, e le escursioni includono barbecue, acqua potabile ed equipaggiamento di sicurezza.

Trekking in elefante

Il trekking in elefante è una delle attività più famose di questa zona. A Tambon Sorngprak, fra le città di Phang nga e Amphoe Kapong, è nato il Ton Pariwat Wildlife Preservation Center che comprende una zona particolarmente ricca di ruscelli e cascate. Qui, oltre al rafting, è possibile esplorare a dorso di elefante la rigogliosa natura e la fauna selvatica.

Escursioni

Hat Khao Lak sta diventando sempre più popolare soprattutto tra i turisti europei che amano le escursioni naturalistiche. Numerose le escursioni possibili tra le quali i trekking lungo le spiagge tra Khao Lak e Bang Sak. Alcuni sentieri conducono a spiagge abbandonate ove si può godere di momenti meravigliosi e riservati. E’ possibile percorrere i sentieri anche in bicicletta. Altri stupendi trekking si possono organizzare oltre che nel Parco Nazionale di Khao Lak/Lam Ru, a Koh Miang nel Parco Nazionale delle Isole Similan, nel Parco Nazionale di Mu Koh Surin ed al Sa Nang Manora Forest Park.

 

7 GREENS

 

Negli ultimi 30 anni la Thailandia ha compiuto grossi sforzi per preservare il suo meraviglioso territorio. Il Regno sta soffrendo il veloce degrado ambientale a cui è sottoposto, causato dalla recente prosperità del paese e dalla sua affermata popolarità come mèta turistica.

Un cambiamento è in atto già da alcuni anni nel settore del turismo thailandese, Questo cambiamento, anche se non ancora visibile in tutte le zone del paese, si chiama Turismo Eco-Sostenibile e si basa sul concetto dei “Seven Greens” che sono:

  • Green Hearts: per esortare i visitatori a proteggere e preservare tutti i luoghi che visitano.
  • Green Logistics: per lo sviluppo di trasporti legati al turismo che rispettino maggiormente l’ambiente, minimizzando così l’impatto sugli ecosistemi.
  • Green Destinations: per promuovere siti turistici ecologici.
  • Green Communities: per supportare le comunità ecosostenibili che hanno come scopo la conservazione dell’ambiente, delle tradizioni locali e degli stili di vita tradizionali.
  • Green Activities: per promuovere attività legate al turismo che non danneggino la vita delle comunità locali e l’integrità dell’ambiente circostante.
  • Green Service: per esortare tutte le aziende turistiche a raggiungere elevati standard di qualità nel totale rispetto per l’ambiente.
  • Green[Plus]+: per incoraggiare una Corporate Social Responsibility (CSR, Responsabilità Sociale di Impresa) tra gli operatori, spronandoli a cooperare attivamente con le comunità locali in cui operano. Per esempio, evitando di intraprendere qualsiasi azione che possa causare danni all’ambiente, partecipando attivamente alle varie iniziative sul territorio in supporto degli operatori turistici, sviluppando energie rinnovabili e prodotti che preservino l’ambiente.

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